
Casa centrodestra. Il Carroccio: lasci la vicepresidenza. Petrucci: "Rispetto? Quando saremo una coalizione".
È tornato di moda l’affaire Marco Landi. Gli strascichi pesanti tra alleati per il cambio di casacca del consigliere regionale elbano dalla Lega a Fratelli d’Italia - per gli eccessi, a suo dire, ’vannacciani’ nel Carroccio - si sono canalizzati nel dossier della vicepresidenza del consiglio regionale, ottenuta da Landi quando ancora sedeva tra le fila del partito di Matteo Salvini. Ieri è stato scritto un nuovo capitolo della saga, congelata e rinviata la "presa d’atto" da parte del parlamentino toscano delle dimissioni da parte di Landi al prossimo consiglio regionale del 24 luglio. La Lega, reclamando a sé la carica, stringe così le chiavi in mano per aprire il cassetto della mozione di sfiducia, temendo il raggiro, essendo agli sgoccioli della legislatura. Con il segretario regionale Luca Baroncini pronto a caricare a testa bassa, contro Landi e contro l’alleato tricolore.
"Landi lasci il ruolo di vicepresidente del Consiglio regionale alla Lega - l’attacco di Baroncini -. Ci preoccupa che il nostro alleato a pochi mesi da un appuntamento così importante, come le Regionali, abbia accolto fra le proprie fila un consigliere crediamo che fra alleati ci debba essere un gentlemen agreement: un conto è il passaggio di un sostenitore da un partito all’altro, che fa parte di quello che può succedere nella vita, ma un consigliere regionale che cambia schieramento a così poco dal voto è qualcosa che ci lascia abbastanza colpiti".
Colpito, sì, ma non affondato, il vice coordinatore di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, risponendo a tono alle stoccate al veleno di Baroncini: "Quando saremo una coalizione, non accetteremo più un passaggio così - la replica con un pizzico di ironia affidata da Petrucci alla Dire, facendo un distinguo di fondo -. Chiudiamo su Tomasi candidato governatore. FdI l’ha indicato avendo la leadership del centrodestra. Dobbiamo farlo a maggior ragione vedendo che Giani è talmente debole che nel Pd non lo vogliono ricandidare. La vittoria del centrodestra in Toscana è ormai nelle cose". In questo senso, rimarca Petrucci, "la vicepresidenza del Consiglio regionale rientra nello stesso tema: prima si definisce la coalizione e prima riusciamo in maniera anche serena a decidere chi sostituirà Landi come vicepresidente. Se c’è una coalizione riconosciuta, certe cose sono più facili da affrontare e, quindi, da risolvere".
Fra.Ing.