DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Niente classe prima alle Bibolotti. La rabbia delle mamme: "Assurdo"

Il rammarico del dirigente Di Martino, trasferito a Collesalvetti: "Fatto il possibile ma non c’erano i numeri"

In piedi a sinistra l’ormai ex dirigente dell’istituto comprensivo 2 Luca Di Martino durante una riunione sul cantiere del futuro polo scolastico di Tonfano

In piedi a sinistra l’ormai ex dirigente dell’istituto comprensivo 2 Luca Di Martino durante una riunione sul cantiere del futuro polo scolastico di Tonfano

È un addio amaro quello tra il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pietrasanta 2 Luca Di Martino e la comunità della Marina. Dopo due anni di servizio, Di Martino è stato trasferito a Collesalvetti, destinazione più vicina a casa sua, al contrario di Maria Teresa Di Leone che resterà invece dirigente del Pietrasanta 1. Un addio amaro per Di Martino non tanto per la breve durata di questa esperienza, quanto per la notizia arrivata sabato. L’ufficio scolastico regionale ha comunicato gli organici di fatto in base ai quali le elementari "Bibolotti" di Tonfano il 15 settembre saranno infatti ai nastri di partenza senza nessuna classe prima, ma solo dalla seconda alla quinta. Per il plesso è la prima volta che accade una cosa del genere, con le famiglie che non riescono a farsene una ragione.

I numeri, del resto, sono impietosi: mentre sta nascendo il polo che nel 2026-2027 accoglierà le già esistenti "Bibolotti" e le medie "Santini", più le elementari "Mancini" attualmente alla Quadrellara, il calo delle nascite porta invece verso il basso il numero di coloro che tra poco più di un anno dovranno popolare la nuova struttura che ha richiesto oltre 6 milioni di euro di investimenti. "Alla fine – si sfoga un gruppo di mamme – non faranno la classe prima alle ’Bibolotti’. Ci hanno fatto aspettare fino al 23 agosto: il dirigente verrà trasferito e a noi hanno lasciato la ’patata bollente’. Alcune di noi dovranno portare i bimbi in due scuole diverse. Gli iscritti in prima erano 11, ma si sperava nella deroga visto che il minimo deve essere di 15. Invece a causa delle mancate risposte da parte della dirigenza otto famiglie hanno deciso in altro modo e così sono rimasti solo tre bimbi. Ci sembra assurdo e paradossale questo ’taglio’ di fronte alla nascita di un nuovo polo costato tanto".

L’ormai ex dirigente Di Martino conferma la mancata deroga e confessa che più di così non si poteva fare: "Capisco l’amarezza delle famiglie. Avevo prospettato loro una pluriclasse temporanea con due anni insieme, formata da una prima e una seconda, ma la volevano per sempre, cosa che non potevo garantire. La cosa piu semplice era spostare i bimbi alle ’Mancini’. Su undici bimbi, infatti, quattro sono stati spostati alle ’Mancini’, tre alle ’Alessio Ricci’ al Pollino e uno alle ’Barsottini all’Africa. A 15 iscrizioni non ci siamo arrivati perché ovunque ci sono poche nascite e il Provveditorato ha seguito la normativa. Mi spiace, ho cercato in tutti i modi di accontentare le famiglie ma la realtà è questa".