FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Manifesto Burla Bimbo. E’ battaglia legale: "La Fondazione ha cancellato l’opera"

I legali dell’artista Noah Cooper e della Galleria Contini "Il Carnevale pretendeva la titolarità sui diritti d’autore e pure un riconoscimento economico sui ricavi delle serigrafie".

I legali dell’artista Noah Cooper e della Galleria Contini "Il Carnevale pretendeva la titolarità sui diritti d’autore e pure un riconoscimento economico sui ricavi delle serigrafie".

I legali dell’artista Noah Cooper e della Galleria Contini "Il Carnevale pretendeva la titolarità sui diritti d’autore e pure un riconoscimento economico sui ricavi delle serigrafie".

Il BurlaBimbo sparisce dalla promozione del Carnevale 2026. Con delibera del 9 luglio il cda della Fondazione Carnevale avrebbe deciso di procedere alla sostituzione del manifesto ufficiale e di rinunciare all’utilizzo dell’opera realizzata da Gianluca Pergreffi, in arte Noah Cooper. Un’opera già presentata e da mesi installata sull’orologio in Passeggiata, ma che – guarda caso – non è stata portata nella recente trasferta di Osaka in cui il Carnevale viareggino rappresentava la Toscana. E c’è già aria di scontro con l’artista che è stato diffidato dalla Fondazione a utilizzare l’immagine del bimbo che ride e la galleria Federico Contini Arte a vendere le serigrafie realizzate da Noah Cooper col Burla Bimbo. Prevedibile a questo punto un contenzioso a carte bollate e la possibilità di una richiesta risarcitoria.

"Nel febbraio 2024 – riassumono i legali di Pergreffi e Contini – la Fondazione contattò la Galleria Federico Contini Arte e l’artista Noah Cooper per la realizzazione del manifesto ufficiale 2026. L’artista ha accettato con entusiasmo, creando con grande impegno un’opera visionaria ispirata alla cartapesta e ai maestri carristi di Viareggio. Tale è stato il consenso riguardo all’opera che è stata sin da subito esposta dalla Fondazione in vari formati e collocata in luoghi simbolo, già durante l’edizione 2025 del Carnevale. Tutto ciò, però, in assenza di un accordo sulla sua distribuzione. Detta locandina è stata esposta da parte della Fondazione in varie altre manifestazioni, anche a livello internazionale, ed è stata distribuita sulle reti televisive nazionali. La stessa città di Viareggio è ancora oggi tappezzata dalla locandina rappresentativa del Carnevale 2026 che raffigura l’opera di Cooper. Nello spirito che caratterizza il consenso ricevuto, l’artista ha anche realizzato una serie limitata di serigrafie riproducenti il soggetto dell’opera, concesse per la vendita alla Galleria Federico Contini Arte di Viareggio".

"Purtroppo, di recente – arrivano alla fase cruciale gli avvocati – la Fondazione Carnevale di Viareggio ha, da un lato, preteso di vedersi riconosciuta la titolarità e i diritti d’autore sull’opera e, dall’altro, un riconoscimento economico sui ricavi della vendita delle serigrafie, sostenendo di detenere i diritti di sfruttamento economico sull’opera realizzata. La Fondazione quindi, in assenza di qualsivoglia preventivo accordo contrattuale sui diritti patrimoniali d’autore con l’artista pretenderebbe di ottenere un vantaggio economico senza averne alcun titolo. Addirittura la Fondazione pretenderebbe che l’artista Noah Cooper non realizzasse opere diverse e solo simili a quella originale in suo possesso creata per la locandina, impedendogli di lavorare e di distribuire per la vendita serigrafie legittime e di cui detiene senza ombra di dubbio i diritti di sfruttamento. L’atteggiamento della Fondazione la quale, senza aver concluso un accordo preciso, dapprima, ha fatto del bimbo sorridente il portabandiera del Carnevale 2026 e poi ha preteso di esercitare diritti patrimoniali d’autore su un’opera originale e creativa realizzata dall’artista risulta quantomeno in contrasto con qualsivoglia diritto d’autore dell’artista, e in spregio al diritto del gallerista di sostenere l’immagine di un artista di valore quale è Noah Cooper, unico titolare del diritto di realizzare serigrafie e concederle in vendita a Galleria d’Arte Federico Contini. Ciò che sconcerta – aggiungono – è la circostanza che Fondazione Carnevale di Viareggio, dopo aver tentato di arrogarsi la paternità dell’opera e aver ottenuto il diniego alla cessione gratuita dei diritti d’autore dell’artista e tentato di ottenere il riconoscimento di una percentuale sulla vendita delle serigrafie, ha espresso l’intenzione di sostituire la locandina con altra, creando ulteriore nocumento in capo all’artista e alla galleria oltre che costi ingiustificati che ricadranno sulla comunità tutta".