
Una partecipazione massiccia oltre le aspettative degli organizzatori
LIDO DI CAMAIOREDue ragazze che non appartengono a nessun partito o associazione, ma che sentono il bisogno di farsi sentire di fronte a quelle immagini e a quei numeri agghiaccianti di morti e feriti che giungono ogni giorno da Gaza e dalla Palestina. La flottiglia di barche è una prima speranza, una forma di resistenza, che va appoggiata con il sostegno popolare. Ecco, Martina Silicani e Lisa Dalle Mura, appoggiate dal più esperto Lorenzo Tosi, indicono una manifestazione spontanea: il ritrovo sarà davanti al Cavalluccio, sulla passeggiata di Lido di Camaiore. Pensano che raccoglieranno qualche decina di persone e invece, giovedì sera la passeggiata del Lido è invasa da centinaia di persone che sventolano bandiere e gridano “Palestina libera”.
Alla manifestazione hanno aderito molte associazioni, dalla Casa delle donne, al Cantiere sociale, dal Forum per la pace, alle associazioni specifiche come Gaza Palestina Fuori Fuoco. Ci sono anche l’Anpi, la Cgil, il Mondo che vorrei e tante altRe, sposano l’idea persino partiti e liste civiche di Sinistra.
Sfila Marcello Pierucci, con la fascia di presidente della Provincia, accanto al suo vicesindaco Andrea Favilla, che rappresenta il comune di Camaiore, indossano la fascia istituzionale anche Simona Barsotti per il Comune di Massarosa, Maurizio Verona per quello di Stazzema. Il corteo si ferma sulla piazza del pontile e cominciano gli interventi. Lisa e Martina sono emozionate, non si aspettavano tutta quella gente. Ersilia Raffaelli e Luisa Zender della Casa delle donne leggono il comunicato congiunto elaborato dalle organizzatrici e sottoscritto da tutti gli aderenti: sostenere la Global Sumud Flotilla, che porta aiuti e speranza verso Gaza è il primo obiettivo.
"Non possiamo più accettare il silenzio complice né il coinvolgimento diretto e indiretto del nostro governo e dell’Unione Europea di fronte a uno straziante massacro e a un vero e proprio genocidio in corso a Gaza e in Palestina", si dice, chiedendo poi a tutti i Comuni della Versilia, alla Provincia, alla Regione, ai parlamentari del territorio di approvare e farsi promotori di una mozione che contenga una serie di impegni, dal riconoscimento dello Stato di Palestina, al rescindere ogni collaborazione istituzionale, economica, commerciale e culturale con enti e aziende israeliane legate alle colonie illegali.
Altri propositi: iniziative per il cessate il fuoco, il rispetto delle risoluzioni Onu e la centralità del diritto internazionale; incentivare la cooperazione con enti e istituzioni palestinesi e sostenere le reti per i diritti umani israeliane e palestinesi; attivarsi presso sedi istituzionali e associative a ogni livello per garantire il rispetto degli obblighi internazionali. Il silenzio non è neutrale, diventa complice. Per questo la manifestazione si chiude dopo numerosi interventi, dandosi un nuovo appuntamento in piazza se ci saranno ostacoli, intimidazioni o rischi per chi porta avanti la missione della flottiglia.
Chiara Sacchetti