
Riviato il vertice convocato dal sindaco con le liste di "Casa Viareggio". Intanto il Pd chiede al capogruppo del civismo di fare il passo verso l’opposizione.
L’"asteroide" Zappelli si è abbattuto su piazza Nieri e Paolini, sollevando un polverone in "Casa Viareggio". Sono infatti arcinoti i contrasti del sindaco Del Ghingaro con il presidente della Toscana Eugenio Giani e il Partito Democratico, dopo la breve luna di miele che seguì all’accordo elettorale sull’asse Viareggio-Firenze di cinque anni fa; e così la notizia della candidatura alla regionali del capogruppo di maggioranza, bandiera della “Lista blu“, David Zappelli nel “listone“ civico-riformista del governatore uscente, proprio a fianco del Pd (schierato ormai da tempo all’opposizione in consiglio comunale), avrebbe assestato un bello scossone. Diverse le interpretazioni del passo politico, comunque fedele alle radici popolari di Zappelli, che evidentemente però (ri)avvicina un’ala dell’amministrazione civica, quella del vicesindaco Alberici e degli assessori Mei e Pierucci, al centrosinistra. Proprio mentre, in vista delle amministrative 2026, una parte del centrodestra avrebbe avviato invece un confronto con l’ala opposta della stessa amministrazione, nello specifico con gli assessori Meciani e Salemi.
Dal primo cittadino nessun commento, ma l’impatto dell’asteroide potrebbe aver prodotto i primi effetti. Intanto è stato annullato il vertice convocato (da giorni) dal sindaco con le liste di “Casa Viareggio“, che hanno sostenuto l’amministrazione in questi anni, per definire la continuità del percorso civico in vista delle comunali 2026 e aprire la discussione sul candidato alla successione. Rinviato anche alla luce di "alcune novità emerse" saebbe scritto in un passaggio del messaggio arrivato nel primo pomeriggio di martedì sui telefonini dei convitati.
In attesa dell’ufficialità della candidatura di Zappelli nel listone di Giani, domani scadono i termini per la presentazione, al momento tutto tace anche tra i rappresentanti della maggioranza come nella giunta. Ad esporsi è invece il Partito Democratico di Viareggio, che seppur "rallegrato nel vedere che anche da ambienti avversi all’amministrazione regionale ci sono persone disposte a ravvedersi e a contribuire al prosieguo del buon governo della Regione Toscana", evidenzia "le contraddizioni che emergono dalla maggioranza di Del Ghingaro". "Con un filo di memoria storica dei recenti anni – proseguono i democratici – si può citare lo scontro sul Parco dove Del Ghingaro minacciò la Regione che avrebbe fatto uscire il Comune dall’Ente. E similmente lo scontro, sempre per nomine, relativo all’Autorità Portuale regionale che gestisce il porto di Viareggio, dove, un anno fa, proprio la “Lista Blu“ di Zappelli presentò una mozione in consiglio comunale contro l’Autorità mettendone in discussione l’esistenza. Possiamo poi passare alla sanità dove, ancora per nomine dirigenziali, Del Ghingaro ha attaccato la Regione dimettendosi dalla Conferenza dei Sindaci della Versilia e, ancora, lo scontro con la Regione sul passaggio della Ciclovia Tirrenica fino all’Asse".
Per questo i Dem chiedono "coerenza e chiarezza, verso i viareggini e le istituzioni: se Zappelli intende candidarsi a livello regionale a sostegno di Giani – affermano – deve essere conseguente e prendere una chiara posizione anche a livello comunale passando tra i banchi dell’opposizione. non si può sostenere il presidente Giani e continuare a far parte di una maggioranza che – concludono – ha fatto dello scontro con la Regione Toscana un suo tratto distintivo".