
Villaggio della manifestazione gremito per l’ultima tappa della kermesse sulla tecnologia. Sotto i riflettori anche le implicazioni per il Carnevale e le potenziali evoluzioni dei carri.
Il primo caldo estivo si combatte alla vecchia maniera, con un paio di ventilatori piazzati nei punti strategici. Dal mare, poi, che è lì a due passi, soffia una brezza rinfrescante. L’ultimo appuntamento del "Festival della Robotica" non avrebbe potuto trovare una location più suggestiva: in piazza dei Palombari dell’Artiglio, nella ricca e variegata cornice dello "Yachting Destination Events", per tutta la giornata è stata tenuta aperta una porta sul futuro.
Il tema portante dell’edizione di quest’anno del Festival è "Human centered vision", ossia una visione antropocentrica, a voler significare che qualsiasi evoluzione tecnologica, in ambito di robotica e intelligenza artificiale, deve avere una prospettiva di sviluppo all’interno di un sistema ampio al centro del quale sta l’essere umano ed il suo benessere. Nella tappa viareggina si è parlato soprattutto delle implicazioni per il settore della nautica.
La mattinata è stata dedicata all’incontro tra robotica, intelligenza artificiale e mondo della nautica, con il contributo dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Centro Piaggio dell’Università di Pisa e dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con Navigo. Al villaggio di "Yachting Destination" si sono alternati interventi divulgativi sui temi più innovativi del settore: robotica subacquea per ispezioni e monitoraggi ambientali, tecnologie per l’elettrificazione e la propulsione efficiente, sistemi IoT applicati al cantiere navale, digital twin e modelli predittivi, fino alle applicazioni più visionarie come l’utilizzo di avatar robotici a bordo.
La sessione mattutina è stata inoltre arricchita da collegamenti in diretta con imbarcazioni e cantieri in attività, e dalla partecipazione di studenti della Fondazione Isyl coinvolti in un’esperienza laboratoriale, che hanno presentato i risultati dei propri progetti. Una panoramica dinamica e concreta, dunque, sul ruolo crescente della robotica nella filiera nautica, tra sperimentazione tecnologica e sostenibilità operativa.
Per gli appassionati di tecnologia, inoltre, è stato esposto "OmniQuad", un robot multimodale, estremamente versatile e robusto in una vasta gamma di applicazioni come l’ispezione e il monitoraggio in ambienti anche molto differenti.
Nel pomeriggio, invece, si è parlato di innovazione ambientale nel rapporto con la città, esplorando il tema della gestione sostenibile e intelligente del verde urbano, con uno sguardo alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici. Protagonista un panel di esperti del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa, che ha presentato ricerche e tecnologie per città più resilienti, sane e vivibili: dai sistemi di monitoraggio della stabilità degli alberi alle soluzioni basate sulla natura, fino alla sensoristica spettrale per il controllo dello stato fisiologico delle piante e la gestione evoluta del paesaggio urbano e periurbano.
Nell’ultimo segmento della giornata, la robotica è tornata a incontrare la storia di Viareggio, partendo dalla maestria artigiana dei calafati per arrivare al mondo del Carnevale. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Carnevale, la sessione ha proposto una tavola rotonda sull’evoluzione delle tecniche costruttive e sulle potenzialità offerte dalla tecnologia nella progettazione, realizzazione e movimentazione delle grandi opere in cartapesta: robotica, automazione, materiali innovativi e nuove modalità di controllo.