
Il colpo è avvenuto nei pressi della banchina Antonini, lungo la via Coppino in Darsena
Viareggio, 1 giugno 2025 – Un pranzetto di pesce affacciato sul porto di Viareggio, sotto il sole di un ponte affollato in anticipo dalla voglia di mare rimasta repressa per i capricci del meteo. Poi, per digerire, una passeggiata accompagnata da una leggera brezza e dal dondolio delle barche ormeggiate in banchina, dove, venerdì, si affannava nei cantieri l’ultimo turno di lavoro prima del lungo week-end di festa... Ed è nei pressi di via Coppino, nella Darsena dove il lusso dei grandi yacht naviga tra l’operosità del distretto nautico, che in pieno pomeriggio un imprenditore pratese, di 55 anni, è stato scippato dell’orologio. Un Rolex dal valore di circa 50mila euro.
La stagione balneare in Versilia non è ancora ufficialmente cominciata, ma la caccia ai cronografi portati con disinvoltura su polsi facoltosi, sopra maniche di camicia risvoltate per fronteggiare il primo caldo, è evidentemente già aperta. Ad inaugurarla, a Viareggio, sarebbe stato un uomo originario del Nord Africa, insieme a dei complici. Così lo ha descritto chi l’ha incrociato nei pressi della banchina Antonini, dove il colpo si è consumato. Secondo una prima ricostruzione il malvivente avrebbe raggiunto a piedi l’imprenditore, che era da poco uscito da un ristorante della zona, e una volta arrivato al suo fianco ha afferrato l’orologio dando uno strappo secco. La vittima ha provato ad opporre resistenza, ad inseguire il malvivente che, strappato il cinturino, ha allungato il passo in una corsa. E per difendere il suo Rolex l’imprenditore è caduto a terra. Ha provato a gridare, a chiedere aiuto a chi si trovava d’intorno, ma nessuno è riuscito ad intervenire. Nel frattempo lo scippatore ha raggiunto l’auto dove l’attendevano i complici, è salito a bordo ed è sgommato via. Con un bel bottino, che finirà sul mercato nero. Sul posto un’ambulanza, che ha accompagnato l’imprenditore in ospedale per le medicazioni, e una pattuglia dei carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini per risalire agli autori del furto.
L’area portuale è tappezzata da una fitta rete di videocamere di sorveglianza, quelle private delle ditte nautiche e dei negozi che si sommano a quelle dell’Autorità Portuale. Tutto (o quasi) ciò che avviene in via Coppino, dunque, resta nei nastri. Ed è nei filmati che i militari, sotto il comando del capitano Marco Colella, cercheranno ogni dettaglio utile per dare un volto e un nome agli autori dello scippo. L’ipotesi è che possa trattarsi di una banda specializzata, pendolari del crimine che si spostano seguendo i flussi più prosperi.