
Tra gli ospiti delle serate anche il comico Giorgio Panariello . A conquistare il premio per la narrativa è stato Diego De Silva.
Un salto nel passato, ai tempi in cui lui, ragazzo, partiva da Firenze per trascorrere, poco più in là dal litorale viareggino, le vacanze estive. Nei luoghi dove ha mosso i primi passi e che sono poi divenuti fonte di ispirazione per alcuni dei suoi personaggi più iconici, affermatisi nell’immaginario comune della comicità italiana. Un salto ai momenti in cui, in piazza Mazzini, improvvisava, insieme agli amici, mini show travestito da Renato Zero, inseguito dalla Polizia e sostenuti dai “sorcini“ che, inconsapevoli, lo scambiavano, per davvero, per il cantante romano.
È stato un ritorno al passato e a un rapporto, ormai storico, con la città e le sue manifestazioni, quello che Giorgio Panariello, tra ricordi, tra cui anche quello del fratello Franco ritrovato morto sulla terrazza della Repubblica e di cui racconta nel libro “Io sono mio fratello“, sketch, battute agli amici e colleghi Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti, presenti virtualmente con un video inviato per l’occasione, ha rievocato, tra le risate e gli applausi del pubblico, sul palco della 96° edizione del Premio Viareggio Rèpaci di Piazza Mazzini ritirando il Premio “Città di Viareggio“ destinato ai tre toscani.
Un riconoscimento che ha coronato una serata, sul “Palco della Felicità“, sfondo non solo del “Rèpaci“ ma di altrettante iniziative come quella che stasera sarà dedicata alla solidarietà e alla donazione del sangue al ritmo della banda comunale “Giuseppe Pardini“ e dal coro “Donne Incanto“, che ha visto protagonisti, come succede da 96 anni, in nome della libertà di pensiero e di idee cui Rèpaci, Salsa e Colantuoni hanno fondato il Premio, le penne, i racconti e i pensieri del mondo letterario contemporaneo. Sono state le poesie di Mariangela Gualtieri, vincitrice nella sezione poesia con “Ruvido umano“, quelle di Sonia Gentili, in concorso con “Un giorno di guerra“, i saggi del vincitore Ernesto Galli della Loggia, di Edoardo Camurri e di Marco Follini, i romanzi di Dario Buzzolan, Diego De Silva 8che poi è risultato vincitore) e Massimiliano Governi, al centro di una manifestazione che, ancora, valorizza e promuove il valore e il rilievo della letteratura e della scrittura italiana. E anche quello di una città che celebra, nel segno della comunità, la sua storia, l’arte, e la bellezza di vivere, leggere, ascoltare e stare insieme.