“Pratomagno Beat e Resistente”, nuova tappa sulla montagna che domina il Valdarno per il festival Orientoccidente

Appuntamento per domenica 27 luglio a partire dalle ore 17.30

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Arezzo, 24 luglio 2025 – Ancora una volta (e dopo il successo dell'iniziativa del 1° Maggio scorso) il Circolo ARCI Pratomagno di Modine e Gorgiti (frazioni montane di Loro Ciuffenna) è protagonista di un evento particolare ea più voci: memorie, letture, musica, canzoni e buon cibo. Si tratta di “Pratomagno Beat e Resistente”, nuova tappa sulla montagna che domina il Valdarno per il festival Orientoccidente, domenica 27 luglio a partire dalle ore 17.30. Si comincerà con la presentazione del libro "Siamo liberi? Resistenza e liberazione nella Valle dell'Arno. Racconti e memorie generazionali” (edizioni I Libri di Mompracem) con gli interventi degli autori Arlo Bigazzi. Stefano Beccastrini, Giuseppe Giachi, Marco Noferi, Giorgio Torricelli, Sergio Traquandi e con la partecipazione straordinaria dell'attore e drammaturgo Piero Cherici. Il libro, uscito in queste settimane, raccoglie racconti e memorie dalla forte impronta “generazionale”, cioè autrici e autori che appartengono a generazioni successive a quella che aveva vissuto in prima persona quei drammatici eventi. È un campionario di microstorie, legato alla comunità valdarnese, che rappresenta il primo anello di congiunzione di quella memoria tormentata, tragica e colma di speranze, al confine tra ricordi familiari condivisi, testimonianze e costruzione dell'immaginario. Oltre agli autori che interverranno a Modine, il libro si avvale di una cronologia curata da Martina Giardi, del disegno di copertina di Silvia Maglione e della prefazione di Letizia Fuochi. A eseguire il cantautore Gaetano Nicosia, avvocato milanese che per più di venti anni è stato in prima linea in una serie di vicende giudiziarie legate alle mafie. Le sue sono canzoni contro i canoni sociali, auspicando un cambiamento a partire dalla memoria e dall'assimilazione dei fatti di cronaca. Il suo primo album non a caso è dedicato alla storia di Lydia Franceschi, staffetta partigiana, insegnante e madre di Roberto Franceschi, uccisa nel 1973 da un colpo di pistola sparato dalle forze dell'ordine durante una manifestazione del Movimento Studentesco. Alle 21.30 (dopo la possibilità di un ricco apericena) sarà di scena il divertissement “I Tre Ragazzi Beat”, canzoni e racconti degli Anni Sessanta presentati dal vivo da un improbabile trio: Claudio Fusai, una leggenda della psichedelia fiorentina (da Musicartigiana alle più recenti sperimentazioni), lo scrittore, giornalista e attivista Enzo Brogi e il coordinatore del festival Giampiero Bigazzi (fra l'altro Brogi e Bigazzi sono anche fra i protagonisti del libro “Siamo liberi?”). Con la necessaria leggerezza e una buona dose di autoironia verrà rievocata quella ancora oggi sorprendente epoca, gli aneddoti di un'adolescenza vissuta con sorpresa, le canzoni più impegnative.