Paolo Di Grazia
Cronaca

Stop alle feste in spiaggia. “No al modello Papeete, a Forte dei Marmi serve rispetto”

Il sindaco Bruno Murzi replica dopo la manifestazione di protesta. “Non c’era un solo fortemarmino. Nessuno ci insegni a fare turismo”

Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi

Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi

Forte dei Marmi (Lucca), 28 agosto 2025 – La tradizione resiste, le mode passano. Sic transit gloria mundi. Ma non transit affatto la gloria di Forte dei Marmi, il gioiello della costa versiliese celebrato come la stazione balneare più glamour d’Italia. Frequentata e amata da calciatori e imprenditori, cantanti e attori. Insomma il jetset nazionale e internazionale, da sempre, si ritrova qui. Confidando nella capacità della cittadina di assicurare relax, privacy, riservatezza. E’ per questo motivo che il sindaco del Forte Bruno Murzi, ha recentemente firmato un’ordinanza con cui disciplina le feste in spiaggia, limita gli spettacoli in riva al mare e abbassa il volume dei decibel.

Sindaco, rischia di essere additato come quello che vuole spegnere la musica e mandare tutti a letto dopo Carosello... Ma è proprio così?

“Ma noo, (accenna un sorriso, ndr) non ci penso nemmeno. Cerco solo di tutelare i diritti di tutti dai cittadini ai turisti, dai balneari agli albergatori. Senza per questo assecondare le volontà di qualche imprenditore che vorrebbe trasformare Forte dei Marmi”.

Domenica scorsa, proprio per questo motivo, è stata organizzata una manifestazione di protesta contro di lei. Che idea si è fatto?

“Ho notato con piacere che a quella manifestazione non c’era un cittadino di Forte dei Marmi. E neppure un balneare”.

Per quale motivo, secondo lei?

“Perché credo che con quell’ordinanza io abbia interpretato i sentimenti dei fortemarmini che vogliono che venga tutelato il loro storico modello turistico”.

Un modello che si basa su cosa di preciso?

“Vede, non siamo diventati Forte dei Marmi per caso. E nessuno può insegnarci come fare turismo. Dagli inizi del Novecento lo sviluppo del paese è sempre stato armonico e rispettoso del nostro ambiente. Le case, ad esempio, gli alberghi devono avere un altezza massima di 13,90 metri. Un quinto piano non è ammesso da noi. E questo perché gli immobili non devono essere più alti degli alberi”.

E la musica sulla spiaggia?

“Anche lo sviluppo della spiaggia è sempre stato armonico. Rispettoso dell’ambiente e delle persone che la frequentano. E, ripeto, non l’ho stabilito io, ma è il frutto di una serie di norme e regolamenti che sono vecchi di anni. In spiaggia ad esempio, non si può giocare a pallone o a pallavolo. Né si può tenere la radio ad alto volume. O fare attività rumorose che possano disturbare la quiete del vicino di ombrellone. Il balneare ha una licenza limitata a fare balneazione perché questa è sempre stata la nostra ricchezza. La sera sono ammesse feste e cene per i clienti con una musica soft da sottofondo. Chi vuole altro lo deve fare nei locali adibiti e strutturati per musica e discoteca”.

Quest’estate ci sono stati problemi?

“Più di uno. Tante proteste, tante lamentele da parte di turisti, residenti e balneari stessi. Quello che accaduto talune sere è inaccettabile. Per questo ho voluto ribadire le regole che caratterizzano le nostre spiagge, di giorno e di sera”.

Non crede di limitare un ulteriore possibile sviluppo turistico?

“Non credo proprio. Il paese sta crescendo. Presto apriranno sei alberghi a cinque stelle che erano chiusi da almeno 15-20 anni. Ma questa resterà Forte dei Marmi. Non sarà mai una Dubai. Noi non ci pieghiamo alle mode. Voglio essere chiaro: il modello Papeete non può essere importato a Forte dei Marmi. Chi lo vuole fare, ha sbagliato costa”.