
La coppia ha ordinato del vino e due spaghetti alla “viareggina”, poi è uscita dal ristorante per una sigaretta e se ne è andata senza pagare il conto
Viareggio, 16 maggio 2025 – Lui e lei, entrambi sulla trentina, si sono presentati alla trattoria “Da Cicero“, poco più tardi delle 21.30. Con la prenotazione, per essere anche certi di avere un tavolo. E “che in questa storia ci sarebbe stato poco da ridere dovevo capirlo già dalla battuta con cui si sono approcciati...”. Ma la certezza Luca Cicero, titolare del ristorante affacciato su via Coppino – dove Viareggio la trovi nel piatto ma anche in quella capacità di ironizzare su tutto con gusto sopraffino – l’ha avuto quando la coppia se n’è andata dal locale. Senza pagare il conto della cena, “e portandosi via anche i due calici di vetro”.
Era già accaduto in passato, “ma ogni volta che succede – dice l’oste – è come la prima”. Si resta sorpresi, per usare un eufemismo.
Questa volta “quando la coppia è arrivata – prosegue nel racconto Cicero – l’ho fatta accomodare, invitandoli anche a scegliere la sala che preferivano”. “Ordinano una mezza di Vermentino di Luni e due spaghetti alla viareggina”. Una sorta di trabaccolara fatta alla “Cicero“. “E nel giro di una decina di minuti – prosegue l’oste – le portate sono uscite dalla cucina. Quando però il cameriere le ha posate sul tavolo il cliente ha avuto qualcosa da obiettare, per la troppa rapidità del servizio”. Avrebbe infatti voluto godersi con più calma quel bicchiere di Vermentino di Luni, così ha detto. Ma tant’è. Finita la spaghettata, “Mi hanno poi chiesto se avevano il tempo di fumare un sigaretta prima del secondo, e così – aggiunge Cicero – sono usciti dal locale con i due calici di vino”.
Passano i minuti. Cinque, sei, sette... “E allora non vedendoli rientrare ho cominciato ad insospettirmi: o si stavano fumando una stecca di sigarette oppure...” Oppure. I due si sono infatti allontanati senza pagare il conto, e con i due calici di vino. Certo, potrebbero aver avuto un’urgenza. Oppure...