
Opposizione spaccata sul caso della realizzazione del parcheggio interrato a Villa Mann di proprietà di Manfredi Catella, imprenditore finito nell’inchiesta...
Opposizione spaccata sul caso della realizzazione del parcheggio interrato a Villa Mann di proprietà di Manfredi Catella, imprenditore finito nell’inchiesta legata all’urbanistica milanese. Quell’autorizzazione edilizia, mai passata dal palcet del consiglio comunale, è stata evidenziata dal consigliere Enrico Ghiselli. E anche il gruppo Amo Forte insiste. "Ci siamo consultati con esperti di procedura amministrativa e legali – dice il capogruppo Umberto Buratti – d’altronde, l’idea che un sindaco possa decidere in autonomia se portare o meno in consiglio un provvedimento e, una volta compreso di non avere la maggioranza, scelga di non sottoporlo al voto, non ci convince affatto. Specie dopo che la Commissione Urbanistica si era già espressa negativamente. O il titolo doveva essere votato e allora manca un passaggio fondamentale, o il sindaco non avrebbe dovuto nemmeno proporre di portarlo al voto (come ha ammesso pubblicamente) se ciò non è previsto dal procedimento. Il sindaco ha affrontato la questione con leggerezza: se è vero che la legge Tognoli permette la realizzazione di parcheggi in deroga agli strumenti urbanistici, è vero anche che lo fa “fermo i vincoli dalla legislazione in materia paesaggistica e ambientale”. E proprio visto il precedente che andava a creare il titolo edilizio di Villa Mann, e visto il rischio paesaggistico-ambientale che ci troveremmo ad affrontare se domani tutti si appellassero a questa legge per fare parcheggi interrati fuori sagoma, un sindaco che tanto si dichiara a tutela del verde e del paesaggio avrebbe dovuto portare battaglia in tutti i luoghi preposti. Anche Ghiselli oggi solleva il tema dai banchi dell’opposizione senza averlo fatto nei quattro anni precedenti, mentre era assessore all’edilizia prima e consigliere delegato poi".