DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Capannoni alle Pioppete ’No’ degli ambientalisti

Quattro associazioni scrivono alla Regione e al Comune "Salviamo l’oasi naturale dalla speculazione edilizia".

Uno scorcio delle Pioppete, oasi naturale incastonata tra l’Aurelia, via Brenta e via Adda dov’è prevista un’edificazione su circa 18mila metri quadri

Uno scorcio delle Pioppete, oasi naturale incastonata tra l’Aurelia, via Brenta e via Adda dov’è prevista un’edificazione su circa 18mila metri quadri

"No al consumo di suolo e alla speculazione edilizia alle Pioppete". Un grido d’allarme forte e chiaro quello che ha spinto quattro associazioni a scrivere a Regione e Comune (oltre alla Soprintendenza) dopo la notizia, uscita su queste pagine, del piano che i privati hanno presentato per realizzare capannoni a destinazione industriale, artigianale e commerciale per un totale di 18mila metri quadri. L’obiettivo delle due aziende è che il Comune adotti il piano prima di metà settembre, quando scadrà la variante urbanistica approvata nel 2020, ma gli Amici della Terra, Associazione tutela ambientale della Versilia, Legambiente e Wwf vogliono scongiurare questa ipotesi.

"È una corsa contro il tempo – scrivono – che i privati intraprendono per aggirare la scadenza della variante. La transizione ecologica? La lotta ai cambiamenti climatici? Il rispetto delle normative europee sul ripristino della natura? Tutti aspetti secondari se paragonati all’irrefrenabile cupidigia dell’uomo. In questo caso si parla di sacrificare le Pioppete, su cui avevamo a suo tempo inviato contributi consistenti alla discussione della variante al regolamento urbanistico (del 2014, ndr), che sta per scadere, per evitare che si perpetrasse lo scempio a cui era già stata sottoposta nel corso degli anni la restante area del Portone, vedi la perdita di decine di ettari di aree rurali e di residui di prezioso bosco. L’area è piccola – concludono – ma è una delle poche che resistono alla devastazione. Nelle osservazioni avevamo evidenziato i benefici che la comunità trarrebbe dalla sua salvaguardia: la Regione salvi questo lembo di terra nel rispetto delle normative e della Costituzione che tutela il paesaggio, l’ambiente e la biodiversità".

d.m.