MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Cantiere del centrosinistra. Tra tavoli di partecipazione e porte aperte a (quasi) tutti

Il campo largo presenta il piano per costruire un programma elettorale condiviso. Resta da sciogliere il rebus dei “delghingariani“ che hanno già iniziato a bussare.

Il campo largo viareggino presenta il piano di lavoro in vista delle amministrative

Il campo largo viareggino presenta il piano di lavoro in vista delle amministrative

Uniti nella costruzione di un manifesto politico che metta al centro "la persona, l’ambiente, il lavoro, la cultura e la coesione sociale", per "sognare insieme la Viareggio del futuro e arrivare a costruire un programma di governo che ci consenta di realizzarla". E anche sulla visione "di un nuovo modo di fare politica, fondato su ascolto e partecipazione". Questi i cardini che saldano il cantiere del centrosinistra, che cigolano però sotto il peso del “convitato di pietra“. Ovvero i “delghingariani“ che avrebbero già iniziato a bussare alle porte di via Regia, cercando nuovi (o vecchi) approdi in vista delle prossime amministrative.

Sulle fondamenta del campo largo, ieri il cantiere – composto da Partito Democratico, Spazio Progressista, Sinistra Italiana ed Europa Verde (mentre il M5s "attende il mandato ufficiale", e si sbrogli la matassa sull’asse Firenze-Napoli per le regionali), dalla sede dei Maestri d’Ascia e Calafati, ha lanciato non una lista o un canditato per le comunali, ma "Il percorso che si avvia per costruire un programma condiviso – ha spiegato il segretario comunale del Pd, Filippo Ciucci – , e che si concretizzerà da settembre con la promozioni di tavoli di partecipazione. Tavoli aperti, inclusivi, che vogliono coinvolgere tutte le energie vive della nostra città".

Anche a chi si riconosce in un ideale progressista, ma fa parte dell’attuale amministrazione? Mentre si fanno evidenti le frizioni all’interno della giunta e della maggioranza, e si racconta di tentativi di avvicinamento al cantiere da parte di civici ed ex Pd, è bastato che chi scrive ponesse la questione (suscitando pure qualche malumore) per surriscaldare la sala. Affollata di cittadini, associazioni, sindacalisti...

A domanda, il segretario dei Dem ha risposto che non intende "fare liste di proscrizione", chiarendo anche che "Il Pd non è andato a cercare nessuno della maggioranza, perché ci poniamo come un’alternativa a quel modello di governo". "Qualcuno è venuto a cercarci – ha confermato – , ma non abbiamo avuto alcun contatto". Senza giri di parole Tiziano Nicoletti (già candidato alle regionali per Verdi a Sinistra) ha chiarito che Spazio Progressista "Non può fare accordi con chi ha immaginato la ciclovia alla Lecciona, ha tenuto per anni la sede della Casa delle Donne tra i beni alienabili, o ha litigato con tutti...". In questa nuova esperienza, ha aggiunto Fabio Paniucci, per Sinistra Italiana, "Noi ci siamo, ma in discontinuità col passato. E dunque con le scelte dell’attuale amministrazione e le persone che ne fanno parte"; mentre Giuseppe Vitiello, di Europa Verde, lascia aperte le porte: "Credo che il cantiere possa accogliere chi ne condivida la prospettiva", purché non venga considerato "come uno spazio in cui riciclarsi". Dunque sensibilità diverse, che il Pd, temprato alle correnti, potrebbe trovarsi a dover mediare. Considerando che, all’interno del partito, ci sono iscritti disponibili a ricucire anche i vecchi strappi.

Ma tornando ai lavori in corso, il grimaldello per forzare il cambiamento invocato, per il Cantiere del centrosinistra, è la cultura. "La cultura del lavoro, che qui è stato d’impulso anche per la nascita del Carnevale, dell’ambiente, attraverso la creazione di aree alberate, del turismo, della partecipazione... La cultura – ha affermato Vitiello, dei Verdi – è un pilastro da cui Viareggio deve ripartire, perché riflette un modo di vivere nella comunità". "C’è tanto da costruire nel lavoro – ha aggiunto Panicucci di SI –; dalla valorizzazione del florovivaismo a quella del porto, che va dotato di un piano regolatore per le imprese e di servizi per i lavoratori, come la mensa o un sistema di trasporto pubblico". "Pur avendo molte potenzialità, Viareggio secondo Matilde Puccinelli, dei Gd – non offre occasioni. I giovani faticano a trovare lavoro, a costruisi una casa e una famiglia. E per questo se ne vanno...". "La nostra città – ha concluso Nicoletti, di SP – ha vissuto il dissesto finanziario, da cui è uscita grazie ai viareggini che da dieci anni pagano tasse e tariffe al massimo senza usufuire di adeguati servizi, ma è spronfondata nel dissesto sociale, culturale ed ambientale. E per questo non esistono percorsi guidati dal Ministero, serve un percorso di partecipazione, ascolto e confronto".