
Bagno Alpemare, dichiarazione choc della famiglia Bocelli: “Regole stringenti, valutiamo offerte”
Forte dei Marmi (Lucca), 5 luglio 2025 – “Non solo al momento non siamo interessati a nuovi acquisti, ma siamo pronti pure a vendere l’Alpemare”. Dichiarazione sintetica ed esplosiva da parte della famiglia Bocelli dopo il rincorrersi di voci su un presunto contatto per rilevare una terza concessione dopo l’investimento iniziale del 2016 con la ripartenza dell’Alpemare e l’allargamento del fronte spiaggia nel 2024 con il confinante bagno Italia. “La famiglia Bocelli – è testualmente il contenuto della nota diramata a La Nazione – fa sapere che: non solo non ha alcuna intenzione di acquisire ulteriori stabilimenti balneari a Forte dei Marmi ma, considerando la regolamentazione legislativa del settore, sempre più impegnativa, cangiante e stringente, cui dover fare costantemente fronte, non esclude la possibilità, in futuro, di cedere alle offerte dei tanti soggetti internazionali (da multinazionali del turismo ad asset immobiliari) interessati appunto all’acquisto del beach club Alpemare. Le voci sono pertanto prive di fondamento”.
Che la spiaggia targata Bocelli sia appetitosa è cosa nota: non solo lo stabilimento è stato premiato per due anni di fila come miglior beach club d’Italia ma le frequentazioni spaziano da star di Hollywood (vedi la presenza di George Clooney), cantanti internazionali (Ed Sheeran per fare un esempio) o imprenditori di ogni angolo del mondo: forza trainante è la presenza del maestro Andrea Bocelli che ha fatto di quel bagno una realtà ’corteggiata’ da cordate societarie straniere e non. E se quella spiaggia che garantisce lavoro a 100 famiglie di sicuro ha sancito un upgrade rispetto alla tradizionale offerta versiliese, nelle parole dei Bocelli si legge chiaramente (senza toni di contrapposizione) una naturale difficoltà per gli stabilimenti ritenuti ’innovativi’ e quindi non in linea con la sbandierata identità del paese (che vorrebbe garantirsi la clientela danarosa con tenda e focaccina) che trovano un freno nel rincorrersi di divieti per serate in spiaggia con eventi e ballo. Colossi societari avrebbero dunque già capitali pronti da investire sul Forte. Che perderebbe però un brand lanciato dal re del belcanto nel mondo e - che piaccia o no – indiscusso veicolo promozionale per un territorio di meno di 8mila anime.