MICHELE NUCCI
Cronaca

Venticinque anni di aeroporto. Dalla crescita lenta alla frenata. Poi il boom: + 150% di passeggeri

I primi sei mesi di quest’anno si confermano da record, mai era stato raggiunto un numero così alto. E crescono anche i voli: da una media di circa quattromila all’anno, si è passati a seimila.

Elaborazione Agenzia Umbria Ricerche su dati Assoaeroporti

Elaborazione Agenzia Umbria Ricerche su dati Assoaeroporti

Venticinque anni di aeroporto, tra alti e bassi fino al definitivo decollo di questi ultimi anni. Agenzia Umbria Ricerche con Giusepppe Coco, ha elaborati i numeri dello scalo umbro partendo da un fatto: nel primo semestre del 2025 sono transitati da qui oltre 276mila passeggeri. "Si tratta del miglior risultato mai registrato per un primo semestre, superiore sia ai 227mila passeggeri dello stesso periodo del 2024, sia ai 234mila del 2023" dice Coco. Nessun altro primo semestre, né recente né passato, aveva mai raggiunto volumi di traffico così elevati. Nei primi semestri compresi tra il 2015 e il 2025 si delinea una traiettoria di crescita che, pur non lineare, ha assunto nel tempo un carattere strutturale.

Dopo un avvio altalenante — con una flessione tra 2015 e 2016 e un primo picco nel 2017 — si registrano due anni di rallentamento (2018–2019), seguiti dal crollo pandemico (2020–2021). A partire dal 2022 lo scalo umbro cambia passo, segnando un avanzamento deciso nella capacità di attrarre passeggeri. In dieci anni, i viaggiatori transitati nel primo semestre sono cresciuti di oltre il 150%, passando da poco più di 109mila a oltre 276mila.

Per comprendere appieno il significato di questo nuovo record semestrale, occorre tornare indietro con una storia fatta di slanci, frenate, accelerazioni e ripartenze. Nel periodo compreso tra il 2000 e il 2008, si osserva una crescita lenta ma continua. A partire dal 2009, la dinamica accelera in modo più evidente, con un incremento sostenuto che porta al primo vero picco nel 2015, quando si superano i 270mila passeggeri annui.

"È proprio in questa fase che iniziano a manifestarsi gli effetti della riqualificazione infrastrutturale realizzata tra il 2007 e il 2012, firmata da Gae Aulenti, che aveva posto come riferimento progettuale una capacità annua attorno ai 500mila passeggeri" precisa il ricercatore. Negli anni immediatamente successivi, tra il 2016 e il 2019, lo scalo attraversa una fase più difficile. Il terremoto del 2016 e le sue conseguenze sul turismo, unite a una parziale riduzione dell’offerta di voli, portano a una flessione significativa dei passeggeri, che nel 2019 scendono a poco più di 219.000. "È un periodo di contrazione, che riflette le fragilità di un’infrastruttura regionale esposta agli shock esterni" spiega Coco. La crisi pandemica del 2020–2021 segna, com’era prevedibile, un punto di minimo. Tra il 2022 e il 2024 si verifica la vera svolta. In un solo anno i passeggeri crescono di oltre il 44%.

Ma anche i dati sui movimenti aerei, disponibili a partire dal 2012, contribuiscono a rafforzare la lettura in consolidamento. Si tratta di un indicatore rilevante, che riflette sia l’intensità operativa, sia l’efficacia delle strategie adottate dai vettori. Fino al 2019, i movimenti si mantengono su valori relativamente stabili — tra 3.600 e 4.200 all’anno — con un picco nel 2015 e una successiva flessione. Una dinamica segnata da eventi eterogenei, che hanno inciso sulla domanda e sull’offerta di voli con modalità differenti, fino agli oltre seimila del 2024.