Terremoto Umbria, un giorno sotto shock: "Ha tremato tutto. Quel ruggito che ci toglie il sonno"

Le scosse ben percepite a Perugia, nell’Aretino e nel Senese. L’epicentro a Umbertide: botte fortissime ma nessun danno. La memoria di tutti vola al sisma del 2016 e a quello del 1997

Umbertide (Perugia), 10 marzo 2023 – “Ora abbiamo paura a passare la notte in casa, stiamo valutando di aprire la roulotte con cui di solito andiamo in vacanza e dormire lì in sicurezza": sono le parole di Maria che esce di casa nella zona tra Umbertide e Pian D’Assino, trafelata insieme al marito dopo la scossa di terremoto di giovedì sera, la terza di un giorno nero. Non è la sola. A poca distanza, nella frazione di Pierantonio, c’è un intero condominio che ieri pomeriggio, così come ieri sera dopo cena, si è riversato in strada: "Sulle nostre scale le mura si sono spaccate, ci sono lesioni che prima non c’erano e che ci fanno tanta paura", racconta uno dei condomini della zona vicina al supermercato.

(Foto Ansa)

"Qui il terremoto si è sentito fortissimo sia nel pomeriggio che in serata": racconta un anziano che vive a Pian D’Assino, la frazione di Umbertide più vicina all’epicentro del sisma. Qualcuno del posto ancora ricorda il terremoto del 1984: "Forte anche allora", dice. Eppure mai a memoria d’uomo Umbertide era stato l’epicentro di un sisma. Quello del pomeriggio è stato un boato, poi tanta paura: la gente fuori dalle case, dai bar, dalle fabbriche dove si lavorava a pieno regime, con il fiato corto e le gambe tremanti. Un terremoto di magnitudo 4.4 dicono gli strumenti, numero che racconta poco o nulla rispetto alla terrificante sorpresa capitata ieri alle 16.05 agli umbertidesi, con due repliche poco dopo le 20 di cui una della stessa entità. La terra trema in tutto l’Altotevere, ma si avverte fino a Perugia e nella vicina Toscana. Tre scosse provocate dalla stessa faglia che mise in ginocchio Amatrice e il cui epicentro è stato rilevato a Pian D’Assino, dove ieri sera hanno montato una tendopoli (se non dovesse bastare, prevista l’apertura della scuola di Vittorio). Aperta anche la palestra di Pierantonio.

Evacuate quattro palazzine anche a Pierantonio e Montecorona: in tutto una quarantina di persone fuori casa, ma che potrebbero alla fine essere di più e per la cui sistemazione sono al lavoro i servizi sociali. Evacuato nel pomeriggio lo stabilimento dell’azienda Terex, dove una trave risulta lesionata. Danni anche alla piccola stazione di Montecorona, dalla struttura già fatiscente, da anni in disuso e abbandonata: la linea ferroviaria è stata fermata per consentire sopralluoghi tecnici. Paura e preoccupazione anche negli occhi del sindaco di umbertide Luca Carizia e del vicesindaco Annalisa Mierla, ieri impegnati in Municipio e che dalla sottostante Piazza Matteotti in una girandola di telefonate concitate alle forze dell’ordine, alla protezione civile, ai responsabili dei vari uffici comunali, hanno gestito la situazione. Gente in strada anche a Città di Castello: "Abbiamo sentito un boato, sembrava come una forte folata di vento provenire dal basso e la casa ha iniziato a tremare: i lampadari oscillavano fortissimo. La paura è stata tanta, poi siamo scesi in strada…". Nel capoluogo tifernate la scossa di terremoto di ieri pomeriggio è stata avvertita in modo forte dalla popolazione.

Scuole chiuse oggi a Umbertide come a Città di Castello e in diversi altri comuni (chiusi anche gli uffici della Regione, stop alle lezioni all’Università) dove la decisione di fermare le lezioni è maturata anche a seguito della sequenza sismica delle 20 che ha fatto di nuovo paura. Ieri dopo cena diverse persone fuori per esorcizzare la paura. Dai capannelli di giovani o anziani, una sola frase: "Speriamo che basti così".