AUGUSTO AUSTERI
Cronaca

Ternana, la trattativa sembra farsi concreta. Alle porte un gruppo che si occupa di sanità

La volontà è di chiudere prima del 16. Il sindaco Bandecchi al Liberati per parlare con la squadra. Mammarella fa il bilancio del calciomercato

La volontà è di chiudere prima del 16. Il sindaco Bandecchi al Liberati per parlare con la squadra. Mammarella fa il bilancio del calciomercato

La volontà è di chiudere prima del 16. Il sindaco Bandecchi al Liberati per parlare con la squadra. Mammarella fa il bilancio del calciomercato

Forse ci siamo. Si tenta di giungere prima della scadenza federale del 16 settembre alla cessione della società rossoverde. In forte vantaggio c’è un imprenditore-gruppo operante nel campo delle cliniche private nel centro-sud Italia e questo sembra in linea con la decisione annunciata da Stefano Bandecchi e Unicusano di cedere gratuitamente ai possibili acquirenti della Ternana Calcio il progetto della clinica privata annessa al nuovo “Liberati“. Ieri pomeriggio allo stadio lo stesso sindaco di Terni ha parlato alla squadra, si presume per riferire proprio in merito a decisivi passi in avanti nelle trattative, rassicurando giocatori e staff. Erano presenti anche il direttore generale Giuseppe Mangiarano, il diesse Carlo Mammarella e Sergio Anibaldi project manager di stadio-clinica. Al mattino Mammarella, in conferenza stampa, ha fatto un bilancio del calciomercato. "Sono soddisfatto, perché è stato un percorso difficile. Iniziamo in pratica con un mese di ritardo e conoscete la grande importanza di creare empatia e coesione di gruppo. Ci vorrà tempo. Non abbiamo fatto contratti onerosi e chi ha scelto di essere qui lo ha fatto per la maglia, per l’allenatore, per la piazza. Ho chiesto a tutti di guardare oltre il muro e ringrazio chi ha avuto la capacità di farlo".

La linea seguita, che tra l’altro ha visto anche la permanenza di vari calciatori di spicco: "La sostenibilità e al tempo stesso la qualità. Gli ostacoli alla futura vendita della Ternana erano soprattutto i contratti onerosi. Si è valutato soprattutto cosa potevamo cambiare". L’obiettivo in campionato: "Inizia oggi. Ho sempre saputo che un percorso è caratterizzato dalla voglia di crescere del gruppo e di andarsi a prendere qualcosa che sembra lontano. Ci potremo prendere delle soddisfazioni. Ora abbiamo una rosa omogenea. Il lavoro è stato quotidiano, sul mercato, sui ragazzi, sui dipendenti. Da parte di tutti c’è stato l’amore per la maglia e la società. Tutti coloro che lavorano nella Ternana Calcio sono fondamentali". Un grazie particolare: "A Capuano, che ha avuto fino all’ultimo giorno la possibilità di andare alla Salernitana. Continuerà a essere un punto di riferimento". Infine, ecco ricordi-rivelazioni personali, accompagnati da evidente emozione: "L’anno della vittoria del campionato, ho avuto una malattia pesante con notti difficili. Il giorno mi svegliavo e andavo al campo. Quando abbiamo vinto la Supercoppa con il Perugia avevo 40 di febbre. Non vi avrei rinunciato per nulla al mondo, ma ho pagato un conto salato, ritrovandomi in ospedale a combattere la partita più difficile, sempre con il calore dei miei ex compagni di squadra. Da lì nasce il mio rapporto con il sindaco Bandecchi. Non mi ha mai regalato niente, ma è stata la persona più vicina alla mia famiglia. I medici dissero alla mia famiglia che non avevo molte possibilità di tornare a casa. Quell’anno in agosto ho fatto la risoluzione del contratto dal letto di ospedale per permettere alla Ternana di prendere Bruno Martella. È stata, è stata una battaglia durissima e poi mi hanno detto "puoi fare tutto, ma devi stare attento allo stress". Capite dunque – conclude Mammarella – cosa rappresenta per me questa maglia dopo sette anni".