
Il feretro verso la chiesa
Cerimonia intima e sentita quella dell’ultimo saluto ad Andrea Fiorelli, 59 anni, il maresciallo della guardia di finanza in pensione trovato morto, con una profonda ferita al collo, nella sua villetta, a Prisciano, lo scorso 22 agosto. Nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, a Borgo Bovio, presenti i familiari, gli amici e gli ex colleghi. Quindi la tumulazione nella tomba di famiglia, a Borgo Cerreto. Presenti anche gli avvocati dei parenti più stretti: il figlio, la figlia, la moglie, assistiti appunto dai rispettivi legali. Il fascicolo aperto dalla Procura è per omicidio volontario, al momento a carico di ignoti; il suicidio è l’alternativa tuttora plausibile.
Nell’ambito dell’autopsia, è stato assegnato ieri l’incarico allo specialista che dovrà eseguire l’esame tossicologico sulla salma: l’obiettivo è appurare se il 59enne avesse assunto farmaci, alimenti o altro in grado potenzialmente di interagire con il decesso. Fulcro delle indagini resta la motosega rinvenuta nelle vicinanze del cadavere. Potrebbe essere l’arma del delitto o del suicidio, ma in entrambi i casi qualcosa non torna. La motosega elettrica sarebbe stata trovata spenta? Con il filo elettrico attaccato? Appoggiata al muro? E ancora: lo sportello dell’auto in cui, sul lato conducente, era adagiato il cadavere, era chiuso oppure socchiuso? O forse aperto?. In garage, dove è stata rinvenuta la salma, oltre agli inquirenti è entrato solo l’anziano padre del 59enne: colui che ha scoperto il corpo e dato l’allarme. Dopo di che garage e villetta sono stati “blindati“, sequestrati e passati al setaccio due volte dagli specialisti del Ris dei carabinieri e per tutta la notte, tra 22 e 23 agosto, dai militari del locale nucleo investigativo. Nella villetta, in tre alloggi separati, abitavano il 59enne, la moglie, il figlio e l’anziano genitore; la figlia vive fuori città.
Per mettere fine ai sospetti legati alle frequenti liti tra padre e figlio, gli avvocati del ragazzo, Francesco Donzelli e Marco Ravasio, hanno parlato chiaramente di suicidio: "Nei giorni del 19 e del 21 agosto, Andrea Fiorelli ha trasmesso al figlio Lorenzo cinque messaggi nei quali ha espresso esplicitamente la volontà di porre fine alla propria vita. Lorenzo, in tutte le occasioni, ha tentato più volte di farlo desistere, anche fornendogli (giovedì 21 agosto) i contatti di assistenza psicologica e psichiatrica reperiti tramite ricerca su internet". L’avvocato Roberto Romani assiste la moglie e il collega Oreste Finotto la figlia.
Ste.Cin.