
Al setaccio l’autorimessa e le abitazioni. Si cercano eventuali tracce biologiche ed elementi capaci di dare indicazioni sulla tragica fine del 59enne. Domani sarà affidato l’incarico per l’autopsia.
I carabinieri del Ris hanno concluso i loro accertamenti nella tarda serata di ieri. Hanno lavorato nella villetta di Prisciano dalle 11 per quasi dieci ore, alla ricerca di indizi utili a ricostruire come sia morto Andrea Fiorelli. Ed è già stabilito che gli specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche effettueranno un altro sopralluogo entro la fine di questa settimana. L’ex finanziere, 59 anni, è stato trovato senza vita dall’anziano padre, venerdì scorso. Gli inquirenti, pur non lasciando la pista del suicidio, sarebbero orientati a ritenere che non si sia trattato di un gesto volontario: la Procura ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati. Fiorelli è stato trovato in garage con un profondo taglio alla gola: a provocarlo sarebbe stata una motosega elettrica rinvenuta poco lontano e subito sequestrata dai carabinieri. Sotto sequestro anche il complesso delle due villette dove vivono il figlio di Fiorelli con la madre e la vittima con il padre. L’attività del Ris si è concentrata sul garage e sulle abitazioni a caccia di tracce biologiche ed elementi che, in qualche modo, possano indirizzare le indagini. Ora bisognerà attendere qualche giorno per avere i risultati degli accertamenti tecnico-scientifici, sia quelli di ieri che quelli del sopralluogo che sarà eseguito nei prossimi giorni.
Intanto domani sarà affidato l’incarico dell’autopsia con l’esame medico-legale che dovrebbe essere seguito subito dopo. E anche dall’autopsia gli inquirenti attendono indicazioni importanti per lo sviluppo delle indagini, che sono condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Terni e coordinate dal pubblico ministero Raffaele Pesiri.
AnnA