
L’operazione di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti condotta dalla Procura di Perugia diretta dal procuratore generale Sergio Sottani
Si è conclusa con successo una delle più complesse e durature operazioni di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti condotta dalla Procura generale di Perugia, che ha portato all’arresto, nel Regno Unito, di un cittadino nigeriano di 51 anni, latitante da oltre sette anni e con una condanna definitiva a sei anni e sei mesi di reclusione. L’arresto è avvenuto il 19 agosto e, come dice la Procura generale, "rappresenta il risultato di una lunga attività investigativa avviata nel biennio 2008-2009, nota come operazione “Black Passenger“, che aveva già portato all’individuazione di un’associazione criminale transnazionale composta da cittadini nigeriani, dedita al traffico di cocaina tra lo stato africano e l’Italia".
L’indagine ha permesso di smantellare una struttura criminale altamente organizzata grazie all’utilizzo di metodi investigativi avanzati e un’importante rete di rapporti internazionali, tra cui le Divisioni Interpol di Roma e Manchester. I capi dell’associazione operavano dalla Nigeria e il loro compito era quello di gestire il traffico di droga, reclutamento dei corrieri, il loro addestramento e l’organizzazione dei viaggi verso l’Italia. La cocaina, trasportata settimanalmente su voli da Lagos a Roma Fiumicino, era occultata in ovuli che venivano ingeriti dai corrieri per circa 1,5 chilogrammi ciascuno. Le attività di spaccio si concentravano soprattutto nei territori di Padova e Perugia dove la Procura, dopo la condanna definitiva del 2022, ha emesso 14 ordini di carcerazione. Le indagini, hanno portato al fermo di nove componenti dell’organizzazione, tra cui due donne.
L’ultimo arresto segue quello avvenuto nell’aprile 2024 a Strasburgo, in Francia e - sottolinea la stessa Procura di Perugia - "conferma l’efficacia del monitoraggio internazionale". Il latitante che è stato arrestato nei giorni scorsi aveva lasciato l’Italia nel maggio 2018, partendo con un volo dall’aeroporto Marco Polo di Venezia. Le indagini ne hanno seguito tutti i movimenti tra Hockley, nel Regno Unito, il Ghana e nuovamente il Regno Unito, dove è stato localizzato e fermato. Il cittadino nigeriano è in attesa di estradizione verso l’Italia, dove dovrà scontare la pena.