
La Fondazione offre ai visitatori un’ulteriore sala espositiva dove si potrà ammirare il vestito estivo dei primi del ’900 appartenuto all’educatrice Mary Douglas. "Valore economico inestimabile" .
Spiccano i ricami più di un gioiello sul corpetto dell’abito in lino indossato nelle estati umbre dei primi del ’900 da Mary Douglas Hamilton. Lei era un’educatrice inglese collaboratrice della baronessa filantropa Alice Hallgarthen Franchetti, che fondò a villa Montesca la scuola rurale e un laboratorio di tessitura che faranno storia. Ora, quel vestito, bellissimo nella sua semplicità, tempestato anche sulle maniche di trame preziose e punti rari, va ad arricchire il percorso espositivo della casa museo di Palazzo Sorbello, dimora cittadina dei marchesi Ranieri di Sorbello.
È custodito in una teca insieme ad alcuni centrotavola realizzati dalla Scuola del Pischiello, fondata dalla marchesa Romeyne, americana globetrotter, ricca, istruita e visionaria. Come l’amica Alice Franchetti, mixò l’animo salottiero al piglio imprenditoriale, offrendo alle donne del posto l’opportunità di guadagnarsi da vivere con l’arte e la pazienza del ricamo. L’abito, donato alla Fondazione da mrs Rosamunde Bance, la nipote della proprietaria, al momento risulta l’unico pezzo musealizzato con ricamo a punto umbro. E’ dotato di due accessori: una cinta e una borsetta da passeggio, resa ancora più chic da tre nappi con pon pon dello stesso colore. Il manufatto è poggiato su un busto realizzato da Giulio Alessandretti secondo i canoni dell’epoca: forma a S, dove il seno non viene messo in evidenza. A guardare quel vestito da giorno, divenuto iconico e fonte d’ispirazione anche per gli stilisti contemporanei, viene in mente l’abilità e la precisione certosina delle ricamatrici, supervisionate dalla direttrice artistica Carolina Amari, vera regista delle creazioni della Scuola.
"L’abito – spiega Enrico Speranza, che con Claudia Pazzini è il curatore della mostra – ha un valore inestimabile. Solo per dare un’idea in termini economici basta moltiplicare le 800 ore di lavoro, per una retribuzione attuale... fate voi il conto!".