
Non si risolvono i problemi del lago Trasimeno: livelli molto al di sotto dello “zero idrometrico“ nell’ultimo anno di rilevamenti
Nel 2025 il Lago Trasimeno ha continuato a dare segnali di stress idrico: i rilevamenti mensili indicano un anno caratterizzato da livelli molto sotto lo “zero idrometrico“, con l’ultimo dato ufficiale registrato il 31 agosto a -157 centimetri secondo quanto indica il Club velico del Trasimeno nelle sue rilevazioni. Che mostrano come questo siano uno dei dati peggiori degli ultimi 22 anni, da quando cioè – era il 2003 – il club ha iniziato a pubblicare le rilevazioni. Nonostante non sia stata una delle estati più terribili degli ultimi anni, i lago continua a soffrire. Di sicuro hanno inciso i 40 giorni di siccità e caldo estremo del mese di giugno.
In quel mese la stazione meteo di Castiglione del lago ha registrato solo 4.6 millimetri di pioggia, mentre a luglio si è andati oltre i 100 (109). Agosto ha prodotto 58 millimetri sempre a Castiglione, mentre fin qui settembre è stato un po’ avaro con soli 22 millimetri, mentre altre zone dell’Umbria sono andate ben oltre gli 80-100. Gennaio d’altra parte aveva aperto l’anno con il lago già depresso (circa -140 centimetri), situazione che ha confermato come la crisi idrica non fosse risolta dopo gli eventi siccitosi degli anni precedenti. A fine febbraio, le rilevazioni parlavano ancora di valori molto bassi, vicino ai -124 (sempre Club velico), mentre a fine inverno — grazie a qualche precipitazione — marzo ha segnato un lieve miglioramento (intorno a -114 centimetri).
I rapporti tecnici regionali di quel periodo segnalavano comunque una condizione preoccupante per l’invaso e per le risorse idriche del distretto. La primavera ha visto poi oscillazioni: aprile e maggio si sono attestati rispettivamente intorno a -115/-122, mentre con l’avvicinarsi dell’estate la situazione è nuovamente peggiorata. Giugno ha portato valori medi intorno a -140 centimetri, con osservatori locali che hanno lanciato l’allarme per effetti su pesca, navigazione e habitat lacustri. A luglio la soglia del disagio è stata superata con dati verso -154 e ad agosto — l’ultimo mese per il quale di dispone di un dato consolidato — il livello come detto è sceso fino a -157 centimetri. Il dato peggiore dal 2003 in poi registrato dal Club velico fu a fine estate 2033: -183 centimetri. Ma quella fu davvero una delle estati più caldi e siccitose degli ultimi 50 anni.