LUCA FIORUCCI
Cronaca

“Perugia Braveheart“: più Dae e meglio segnalati. Stanziati 50mila euro per potenziare la “rete“

PERUGIA - Cinquantamila euro circa per rinnovare la “rete“ dei defibrillatori semiautomatici presenti a Perugia. Ma anche migliorare l’informazione e...

PERUGIA - Cinquantamila euro circa per rinnovare la “rete“ dei defibrillatori semiautomatici presenti a Perugia. Ma anche migliorare l’informazione e...

PERUGIA - Cinquantamila euro circa per rinnovare la “rete“ dei defibrillatori semiautomatici presenti a Perugia. Ma anche migliorare l’informazione e...

PERUGIA - Cinquantamila euro circa per rinnovare la “rete“ dei defibrillatori semiautomatici presenti a Perugia. Ma anche migliorare l’informazione e la publicizzazione della loro presenza in città, attraverso il sito istituzionale del Comune di Perugia, e favorire la formazione del personale di Palazzo dei Priori sulle nozioni di primo soccorso e sull’utilizzo dei Dae stessi. Si chiama “Perugia Braveheart“ il progetto che il consiglio comunale ha approvato, votato positivamente all’ordine del giorno presentato dal consigliere Fabrizio Ferranti (Perugia per la Sanità pubblica) che ha come intento l’acquisto, la manutenzione e l’implementazione della rete territoriale dei defibrillatori. Sono dieci quelli attivi - a Palazzo dei Priori, in piazza Matteotti, alla stazione del Pincetto del minimetrò, alle farmacie Afas di Monteluce, Montebello, Santa Lucia, Piccione, alla palestra di Montegrillo, agli uffici del Comune di Pian di Massiano, alla chiesa di Olmo, al Pala Barton, al Santa Giuliana, in via Cortonese (zona Menchetti) e a Colle Umberto -, cinque non funzionano (cva Montelaguardia e Madonna Alta, scuola primaria di Collestrada, Ferro di Cavallo, farmacia di Mugnano), "oltre al loro ripristino, puntiamo ad aumentarli e soprattutto a creare una rete che coinvolga anche altri defibrillatori ’privati’, attivando una collaborazione fattiva con Regione Umbria e 118". Ma anche con il terzo settore, come brevisto dall’emendamento presentato dal consigliere Federico Phellas, anche per veicolare in maniera funzionale eventuali dotazioni o donazioni in denaro da destinare a questa retye di pronto intervento.

"Un ulteriore potenziamento passa per la collaborazione con i tassisti di Perugia per dotare di defibrillatore, intanto, un taxi, con la formazione del conducente". Proprio sulla formazione insiste Ferranti: "È un elemento imprescindibile. Deve essere trasparente, certificata". I quindici Dae presenti, insomma, nelle intenzioni del consigliere comunale è il punto di partenza di un progetto che vuole crescere: "Un defibrillatore in ogni vicolo no ovviamente, ma esserne dotati ed essere nelle condizioni di offrire un aiuto adeguato è possibile".