CRISTINA CRISCI
Cronaca

La governatrice visita l’ospedale: "Qualificarlo di più e meglio"

Summit tra Proietti e sindaci dell’Altotevere. "Struttura di confine, dobbiamo lavorare sulla mobilità attiva"

"Nella rete umbra, l’ospedale di Città di Castello è un presidio importante che serve un bacino significativo: lavoriamo per farlo diventare un centro dove si farà mobilità attiva, perché questa è zona di confine. Poi bisognerà qualificarlo sempre di più e meglio in maniera fortemente integrata col territorio": sono le parole della presidente della Giunta regionale dell’Umbria Stefania Proietti che ieri mattina a Città di Castello ha svolto un sopralluogo nella struttura sanitaria, poi un incontro in Comune insieme ai sindaci e agli amministratori dell’Altotevere, alla presenza delle associazioni che si occupano di salute. La governatrice ha riferito inoltre della fitta interlocuzione con la Regione Toscana e col presidente Eugenio Giani, per predisporre protocolli e convenzioni in materia di sanità, "di cui beneficeranno soprattutto i cittadini dei territori di confine". I sindaci di Città di Castello Luca Secondi, di San Giustino Stefano Veschi, di Pietralunga Francesco Rizzuti, di Lisciano Niccone Gianluca Moscioni, l’assessore di Umbertide Lara Goracci e la presidente del consiglio comunale di Montone Enrica Zangarelli a margine dell’incontro hanno parlato di un "confronto costruttivo: sono state sottolineate le necessità e i bisogni, tra cui il rafforzamento della medicina di prossimità e delle politiche per la prevenzione, con un’attenzione particolare da rivolgere alle strutture sanitarie esistenti e all’implementazione del personale. Siamo stati messi al corrente – hanno aggiunto – del percorso avviato per la redazione del nuovo piano socio sanitario che sarà presto portato in condivisione anche con le zone sociali e con i comuni". Prima dell’incontro ‘istituzionale’ la presidente ha visitato l’ospedale di Città di Castello dove è stata inaugurata, senza taglio del nastro, una nuova Tac quindi "abbiamo parlato del futuro della struttura all’interno della rete ospedaliera regionale che stiamo disegnando nell’ambito del piano socio sanitario".

Il nuovo piano sarà costruito insieme ai territori, ai sindaci e alle associazioni "in un percorso dal basso verso l’alto e non un disegno verticistico che non saprebbe cogliere aspetti peculiari che veniamo qui a raccogliere e ascoltare. L’approdo nell’assemblea legislativa sicuramente avverrà entro l’anno, perché poi questo sarà il piano da seguire per rimettere in carreggiata la sanità dell’Umbria".