
La protesta contro il “Nodino“ davanti alla Regione
Se qualcuno pensava che dalla riunione sul Nodo di Perugia convocata ieri in Provincia, uscisse un qualcosa di definitivo, beh o era un inguaribile ottimista o uno sprovveduto. Perché – come previsto – la fumata è stata nera, se non nerissima, con posizioni interlocutorie da parte dei vari enti coinvolti e la richiesta di nuovi e ulteriori approfondimenti.
A cominciare dal Comune di Perugia, che con l’assessore Pierluigi Vossi, ha annunciato l’approvazione di una delibera per realizzare uno “Studio trasportistico” dell’area di Ponte san Giovanni, " Affideremo quanto prima un incarico per capire qual è veramente la situazione del traffico automobilistico in quell’area e non solo lungo la E45 e il Raccordo. E capire quali prospettive si potrebbero avere con i vari progetti messi in campo, compresi quelli di mobilità alternativa e ferroviaria". Sulla stessa linea l’assessore regionale ai Trssporti, Francesco De Rebotti che ha riconosciuto la necessità di coordinarsi sostenendo che "non c’è una progettazione adeguata sul Nodino" e che "il governo ha spostato i finanziamenti su altre opere". Serve un progetto di viabilità complessivo, stradale e ferroviario".
E proprio sui fondi del Governo per il Nodino (550 milioni, ndr) pungente la battuta dell’assessore corcianese, Stefano Gabrielli: "Salvini non può dire che ci ’toglie’ risorse, perché i fondi non sono stati assegnati...". Il padrone di casa era il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, orientato su un parerere favorevole all’opera: "Se c’è una volontà istituzionale forte , come mi è parso di capire,dobbiamo andare verso una sintesi in maniera veloce , perché le problematiche crescono nel tempo e i disagi sulla viabilità sono sotto gli occhi di tutti. Serve la capacità di guardare avanti e fare uno sforzo di carattere istituzionale importante per condividere veloci soluzioni". Coinvolto anche il Comune di Torgiano, che ha già espresso a suo tempo un "no" convinto sul Nodino e che ha invitato tutti a palesare le proprie intenzioni sull’opera per riuscire al più presto ad addivenire ad una soluzione congiunta. In tutto questo la nota di Avs che ribadisce il proprio no: "Si tratta di un’infrastruttura obsoleta, priva di un impatto reale sulle criticità del traffico".
Michele Nucci