LUCA FIORUCCI
Cronaca

Tragedia alla festa di fine scuola, il dolore della famiglia: “Fiducia nella giustizia”

Conclusi gli accertamenti medico-legali, la salma ha avuto il nulla osta. Previsto per lunedì il funerale del 13enne Riccardo Tascini

La tragedia è avvenuta nella proprietà di un’azienda agricola nella frazione di Pieve Caina di Marsciano dove i ragazzi e alcuni genitori erano andati per festeggiare la fine della scuola

La tragedia è avvenuta nella proprietà di un’azienda agricola nella frazione di Pieve Caina di Marsciano dove i ragazzi e alcuni genitori erano andati per festeggiare la fine della scuola

Perugia, 22 giugno 2025 – Hanno fiducia nella giustizia i genitori di Riccardo Tascini. Sicuri che chi indaga sulla morte del figlio faccia pienamente luce su quanto accaduto domenica scorsa a Pieve Caina di Marsciano, in quel terreno dell’azienda agricola dove il 13enne e i suoi compagni di classe festeggiavano la fine della scuola.

Sono assistiti dall’avvocato Francesco Blasi. Per farsi domane ulteriori ci sarà tempo, ora è il momento del dolore che non lascia spazio ad altro, se non alla necessità di andare avanti in qualche modo, anche e soprattutto per gli altri due figli della famiglia. Come e perché arriveranno con il tempo, quello delle indagini dei carabinieri della compagnia di Todi, coordinati dalla Procura di Spoleto che ha aperto un fascicolo dove si ipotizza il reato di omicidio colposo.

Per questa ipotesi sono stati indagati, come atto dovuto, la mamma di un compagno di classe di Riccardo a cui il tredicenne era stato affidato per la festa, la proprietaria del terreno e il gestore dell’azienda agricola, madre e figlio.

Venerdì il professor Massimo Lancia, incaricato dalla Procura, ha eseguito l’autopsia sul corpo del ragazzo. La famiglia di Riccardo ha nominato come consulente il medico legale Sergio Saclise, mentre gli indagati, madre e figlio, hanno incaricato il professor Mauro Bacci. Dall’esame medico legale sono emerse indicazioni chiare: Riccardo è morto per annegamento. Nessun elemento farebbe pensare a un malore, né si sarebbero evidenziate patologie che possano aver causato il decesso del giovanissimo studente. Tradito, forse, dalla poca confidenza con l’acqua e dal fatto di non saper nuotare per riuscire a riguadagnare la riva.

Gli accertamenti tecnici, quindi, hanno confermato quella che, da subito, era stata ritenuta la ricostruzione più plausibile. Accertate le cause della morte, vanno avanti le indagini per chiarire tutte le vicende.

Conclusa l’autopsia, nella mattinata di ieri, la Procura ha dato il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia per celebrare il funerale. Cerimonia che è stata fissata per lunedì nella chiesa perugina di San Barnaba dove, già nei giorni scorsi, parenti e amici si erano riuniti per pregare per il 13enne, prossimo a concludere con gli esami il percorso delle scuole secondarie di primo grado, alla “Giovanni Pascoli“.