
Gli accertamenti eseguiti dai poliziotti, coordinati dall’ufficio guidato da Raffaele Cantone
Perugia, 1 agosto 2025 – L’avrebbe minacciata di morte puntandole contro un coltello. Più volte l’avrebbe maltrattata costringendola a scappare e chiudersi in camera per evitare la sua violenza. Non voleva che lavorasse e anche questo, è emerso dalla denuncia, sarebbe stato motivo di vessazioni e violenze continue. Un giovane di 27 anni è stato indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, nei sui confronti gli agenti della questura di Perugia hanno eseguito una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice delle indagini preliminari di Perugia, su richiesta della Procura. Gli accertamenti eseguiti dai poliziotti, coordinati dall’ufficio guidato da Raffaele Cantone, hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche avrebbe messo in atto, secondo quanto emerso dagli accertamenti, dall’indagato ai danni della compagna.
È stato rilevato che l’uomo, in più occasioni, si sarebbe lasciato andare ad atteggiamenti aggressivi e violenti perché, come detto, contrario al fatto che la ex compagna lavorasse. La situazione di continua “pressione“ fisica e psicologica aveva causato uno stato continuo di sofferenza, ansia e paura, al punto da costringerla a chiudersi all’interno della camera da letto per evitare le violenze. Nell’ultimo episodio, avvenuto lo scorso 10 luglio, il 27enne, a seguito di una discussione, avrebbe minacciato di morte la compagna impugnando un coltello. Terrorizzata, la vittima aveva chiesto ospitalità ad un amico, per poi presentare denuncia alla polizia. Per assicurare il rispetto della misura cautelare, il giudice ha anche disposto il controllo dell’indagato attraverso il braccialetto elettronico.
L.F.