
Giorni importanti per lo scalo umbro sia in termini di crescita, ma anche sul fronte sindacale, grazie all’accordo siglato con la Sase
Sul fronte sindacale è una data importante all’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi: ieri infatti la Fit Cisl Umbria e la Ugl Umbria hanno firmato con Sase, la società che gestisce lo scalo regionale, l’accordo di secondo livello per il premio di risultato. "Sono 850 euro lordi il premio di risultato che spetterà a ciascun lavoratore dello scalo umbro al raggiungimento degli obiettivi individuati per il 2025 - fanno sapere il segretario generale della Fit Cisl Fabio Ciancabilla e il segretario dell’Ugl trasporti Mirko Ross. Sono stati inseriti miglioramenti rispetto ai passati accordi, come ad esempio il fatto che il premio spetterà a tutti i lavoratori indipendentemente dal periodo effettivamente svolto. Mentre in precedenza – aggiungono - scattava solo per chi aveva sei mesi di anzianità. Poi diversamente dal passato, non vengono considerate come assenze, ai fini della non maturazione del premio, le ferie, i congedi di maternità e paternità (compresi quelli facoltativi), permessi 104 e quelli per la donazione del sangue. Rispetto al passato poi ci sono elementi migliorativi anche in termini di penalizzazione in caso di assenza per malattia superiore ai quindici giorni: mentre prima la riduzione per chi si assentava per più di quindici giorni era del 30 per cento del premio, con questo accordo sarà solo di un dodicesimo". Fit Cisl Umbria e Ugl trasporti Umbria sono convinti che si tratti di un accordo complementare al mantenimento del trend di crescita dell’aeroporto di cui i lavoratori sono stati e sono i protagonisti a cui va dato il giusto riconoscimento. "Auspichiamo che questo clima positivo con Sase spa si mantenga nel tempo e si concretizzi in ulteriori accordi di secondo livello a favore dei lavoratori e della crescita dello scalo".
I sindacati ricordano inoltre che anche grazie alla loro responsabilità l’aeroporto ha raggiunto risultati notevoli, che in base alle proiezioni fornite dall’azienda potrebbero permettere all’impianto di superare i 600 mila transiti annui (a fronte dei circa 520 mila del 2024). "Ci dispiace – concludono - che un accordo come questo non abbia trovato la firme unanime delle organizzazioni sindacali".