
Nuova risonanza magnetica da ottobre all’ospedale di Città di Castello
Il 16 settembre arriverà all’ospedale di Città di Castello la nuova Risonanza magnetica 1,5 Tesla, (con pacchetto software cardiologico e cerebrale avanzato), che andrà in sostituzione di quella vecchia, ferma dal 2019. La nuova apparecchiatura sarà operativa entro la metà del mese di ottobre. Si tratta di un intervento di circa 1 milione di euro finanziato con il lascito Mariani.
La comunicazione è stata diramata ieri dalla Usl Umbria 1 e, c’è da giurarci, farà parlare di sé più che per le prestazioni sanitarie della nuova risonanza, dei soldi con cui è stata acquistata. Il lascito Mariani (oltre 3 milioni di euro riservati a suo tempo per i bisognosi da parte delle sorelle Olga e Clara Mariani) è stato dunque speso in parte per la copertura dei costi di macchinari per l’ordinario servizi: uno scenario che aveva già avanzato sin dal 2022 l’allora vicepresidente dell’assemblea regionale Michele Bettarelli che in un documento aveva chiesto all’epoca il recupero delle somme.
"Solo all’ospedale di Città di Castello – scrisse – si dovrebbe spendere oltre 1 milione di euro proveniente da un lascito testamentario per sostituire una risonanza magnetica che rientra a tutti gli effetti tra le spese ordinarie". Tre anni dopo è arrivata quella risonanza acquistata con parte del lascito: a completare l’ammodernamento legato alle grandi apparecchiature sanitarie, quello legato ai finanziamenti del Pnrr (Missione 6), entro fine ottobre cominceranno anche i lavori per la sostituzione della risonanza magnetica che andrà a rimpiazzare quella attualmente in uso. Entrerà in funzione entro marzo 2026. Anche in questo caso si tratta di un intervento di quasi 1 milione di euro.
Tornando alla novità in termini di servizi sanitari la Usl ha inoltre comunicato che "è entrata in funzione anche la nuova Tac 128 strati alla Radiologia dell’ospedale di Città di Castello, un nuovo macchinario più performante del precedente (per un investimento complessivo di 530mila euro). I lavori, cominciati lo scorso 18 giugno, sono terminati con qualche giorno di anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale. Questo consentirà di poter utilizzare la Tac a pieno regime (ordinario e per le urgenze, per i pazienti interni ed esterni) già da oggi, 4 settembre".
Cristina Crisci