CRISTINA CRISCI
Cronaca

Inchiesta rifiuti, Sogepu parte civile. Anche il Comune valuta se costitursi

Lungo dibattito nel Consiglio straordinario di ieri sera. Votato all’unanimità un documento condiviso

Assemblea straordinaria convocata. in Comune

Assemblea straordinaria convocata. in Comune

Inchiesta sui rifiuti: Sogepu si costituirà parte civile e il comune di Città di Castello è in fase di valutazione. È emerso ieri sera nel corso della seduta straordinaria convocata in vista dell’udienza preliminare del 10 settembre che deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio tra gli altri di Cristian Goracci (ex amministratore unico di Sogepu, società pubblica). L’inchiesta è quella della Procura della Repubblica di Perugia che coinvolge la stessa Sogepu (oltre a Ece, quindi Sogeco) per i fatti risalenti al periodo 2015-2022 quando c’era la gara per la gestione dei rifiuti d’ambito. Alla fine di una lunga seduta è stato votato all’unanimità un documento unitario di tutte le parti col quale il consiglio comunale "da mandato a un proprio legale di valutare se sussistono presupposti per procedere alla richiesta di costituzione a parte civile nel procedimento". L’obiettivo è quello di tutelare l’immagine dell’ente e della cittadinanza. Lo stesso dispositivo stabilisce di informare il consiglio comunale nel proseguo della vicenda per il principio di trasparenza. Nel corso dell’assise sono stati forniti alcuni importanti aggiornamenti: "Sogepu ha di recente deciso di costituirsi parte civile dando incarico (all’avvocato Guido Camera del foro di Milano) per la tutela della compagine societaria".

Successivamente Sogepu lo ha comunicato ai soci, a quel punto il comune di Città di Castello ha affidato un suo incarico a valutare la questione (all’avvocato Francesco Falcinelli di Perugia) per decidere dell’eventuale costituzione di parte civile, sebbene l’ente non sia citato come parte lesa. Questo in sintesi quanto accaduto ieri dalle 18 in poi nella seduta straordinaria chiamata a esprimere valutazioni in merito alla costituzione di parte civile del Comune tifernate, che era stata richiesta da tre documenti dell’opposizione (dai consiglieri Luciana Bassini, Emanuela Arcaleni, Elda Rossi, Riccardo Leveque, Tommaso Campagni e Roberto Marinelli). Nel corso del dibattito il sindaco ha ripercorso le tappe della vicenda, invitando a scindere la parte giudiziaria da quella politica. Luca Secondi ha difeso infatti le scelte politiche "sia di questa che delle precedenti amministrazioni comunali, scelte che ci hanno consentito di vincere la gara e tuttora i rifiuti, la raccolta, l’impiantistica, funzionano e il sistema regionale di gestione poggia anche su queste scelte". Ulteriori sviluppi sul caso nei prossimi giorni.

Cristina Crisci