MICHELE NUCCI
Cronaca

Il virus "West Nile" in Umbria. La contagiata è una farmacista. In città scatta la disinfestazione

L’Ordine sottolinea l’importanza della formazione professionale. "Si è accorta per questo". Prodotti larvicidi con prioritù nei tombini dei giardini degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.

Attivati i protocolli previsti dal Piano regionale arbovirosi

Attivati i protocolli previsti dal Piano regionale arbovirosi

Ha sospettato di avere contratto il virus West Nile grazie alla sua preparazione professionale e ai corsi di formazione specifici organizzati dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Perugia una professionista appena rientrata in Umbria dalla Basilicata. Lo sottolinea lo stesso Ordine. La donna – che è di Perugia – ha manifestato sintomi lievi e già stava bene al momento della diagnosi. I corsi dell’Ordine - si legge in un suo comunicato - hanno beneficiato della collaborazione di esperti, tra cui Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi e professore associato di igiene generale e applicata presso l’Università degli Studi di Milano, Igino Fusco Moffa, direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl Umbria 1, e di Emanuele Vescovi, farmacista territoriale di riferimento.

Per l’Ordine la farmacista, consapevole dei rischi legati al West Nile virus grazie alla formazione ricevuta, ha identificato i sintomi come compatibili con la malattia, insorti a seguito di una dolorosa puntura di zanzara avvenuta durante il suo soggiorno fuori regione, in un periodo coerente con il tempo di incubazione del virus. Seguendo un iter diagnostico ha contattato il proprio medico curante, che le ha prescritto un test sierologico. Il risultato ha confermato la presenza di anticorpi specifici per il West Nile Virus, ulteriormente validata da un test fatto in farmacia. "Questo caso - ha dichiarato Filiberto Orlacchio, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Perugia - sottolinea l’importanza della formazione professionale, come quella offerta dai corsi dell’Ordine, che consentono di riconoscere tempestivamente i sintomi del West Nile Virus. Invito la popolazione a seguire le indicazioni del Servizio di igiene e sanità pubblica regionale e a rivolgersi al proprio farmacista di fiducia, figura chiave per informazioni e supporto nella prevenzione e gestione della malattia".

Intanto i protocolli previsti dal Piano regionale arbovirosi sono stati "immediatamente attivati" dopo il caso di West Nile Virus registrato nel territorio perugino. Il Comune di Perugia, in collaborazione con l’azienda Usl Umbria 1, spiega che questi comprendono il monitoraggio delle zanzare e l’esecuzione di trattamenti larvicidi nelle aree pubbliche a maggiore frequentazione. A partire dai prossimi giorni, verrà effettuata la distribuzione di prodotti larvicidi all’interno dei tombini situati nei giardini delle scuole comunali, con priorità assoluta agli asili nido e alle scuole dell’infanzia. Contestualmente, gli operatori incaricati provvederanno al trattamento delle aree pubbliche di maggiore frequentazione, al fine di ridurre la presenza di zanzare potenzialmente vettori del virus.