MICHELE NUCCI
Cronaca

"West Nile, in Umbria non ci sono contagi"

Nessun contagio di West Nile in Umbria. A comunicarlo, a fronte della diffusione nel territorio italiano di diversi casi di...

Il contagio è dovuto a una zanzara

Il contagio è dovuto a una zanzara

Nessun contagio di West Nile in Umbria. A comunicarlo, a fronte della diffusione nel territorio italiano di diversi casi di infezione sono il Servizio Prevenzione, Sanità veterinaria, Sicurezza alimentare, che confermano l’assenza di casi sul proprio territorio. Contagi non riscontrati né tra gli esseri umani né tra gli animali, "in virtù del costante impegno dei professionisti che quotidianamente si dedicano all’attuazione del Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2025" fa sapere la Regione.

La West Nile Disease, o febbre del Nilo occidentale, si ricorda, è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare del genere culex. Sebbene non si trasmetta direttamente da persona a persona o da animale a uomo per contatto, rappresenta una priorità di sanità pubblica e veterinaria. Il sistema di sorveglianza umbro è multidimensionale e all’avanguardia, consentendo un monitoraggio capillare del territorio così strutturato.

Sorveglianza entomologica: dalla primavera all’autunno, le trappole per zanzare, posizionate strategicamente, permettono di monitorare la presenza dei vettori e l’eventuale circolazione del virus tra di essi.

Sorveglianza sierologica su uccelli stanziali: gli uccelli, veri “sentinelle” della malattia, vengono monitorati per rilevare precocemente l’attività virale nell’ambiente.

Sorveglianza su uccelli selvatici morti: l’analisi di esemplari rinvenuti senza vita contribuisce a tracciare la diffusione del virus.

Sorveglianza clinica negli equidi: un’attenzione costante è dedicata agli equidi, i quali possono manifestare segni neurologici in caso di infezione, fornendo un ulteriore indicatore della circolazione virale.