
L’Alta velocità infiamma la discussione
"Stiamo cercando di riparare ai danni fatti, in alcuni casi possiamo solo ridurli, sottolineando che la scelta dell’Alta Velocità non in Umbria è una scelta che fu fatta diversi lustri or sono e senza considerare gli interessi degli umbri. Umbri che, se la stazione Medioetruria sarà realizzata, quando vorranno accedere all’Alta Velocità, che si tratti di Creti o Rigutino, dovranno comunque prendere la loro automobile e percorrere un tragitto di 45 minuti/1 ora e 15 (calcolando la distanza da Perugia)". E’ questo uno dei passaggi in cui la Giunta regionale replica alle accuse mosse da più parti in queste settimane, a proposito dell’accordo con la Toscana che riguarda sanità, infrastrutture, incendi e idrico. Cominciando da ques’ultimo passaggio: "Ci accusano di aver barattato acqua con altro. È totalmente falso. L’acqua del Montedoglio è una conquista attesa da un quarto di secolo, prevista da un piano approvato bipartisan in Parlamento nel lontanissimo 20012. poi c’è il capitolo sulle ferrovie, uno dei più dibattuti. Con la Giunta che fa valuta la soluzione Rigutino come la migliore (è scritto nella delibera approva la settiana scorsa), ma non esclude affatto Creti. Anche perché la decisione spetta comunque alla Toscana, dato che Medioetruria verrà realizzata in quella regione. La stazioe Av in territorio toscano, spiega la Giunta "è il risultato delle politiche che ci hanno preceduto e, nei 5 anni scorsi, c’è stato il nulla di fatto. Nell’Accordo si chiede di velocizzare la costruzione della stazione di Alta Velocità nella localizzazione che si riterrà piú opportuna e confacente alle esigenze degli umbri ma occorre tenere conto che non si potrà prescindere dalle autorizzazioni di cui sarà responsabile esclusivamente la Regione Toscana". Sul punto ci sono anche un paio di nuovi passaggi. Il primo, come anticipato nei giorni scorsi, riguarda la mancata ratifica della delibera che avrebbe dovuto portare alla successiva firma del protocollo da parte della Giunta Toscana: a quanto pare il governatore e candidato del centrosoinistra, Eugenio Giani, non ha intenzione di farlo al momento. Le elezioni incombono e mettere nero su bianco Creti o Rigutino che sia, di sicuro andrebbe a scontentare una fetta di elettorato. Nei fatti il protocollo Umbria-Toscana non verrà firmato e a quanto pare verrà pure riscritto. Quindi tutto rinviato a dta da destinarsi. Ma la Giunta entra anche nel capitolo della Direttissima che presto penalizzerà i treni umbri. "lL’acordo istituzionale con la Toscana si sta inserendo anche la grande e recente ‘battaglia’ per non mettere in linea lenta i treni regionali di Umbria, Toscana Lazio, e per ottenere servizi migliori per i nostri pendolari, battaglia che si può sperare di vincere solo insieme in un’ottica di Italia Mediana impedendo lo scippo del trasporto pubblico su ferro".
Michele Nucci