MICHELE NUCCI
Cronaca

Gli immobili ’alternativi’: "Investire oggi conviene"

Sempre più richiesta di affitti brevi anche in Umbria

Sempre più richiesta di affitti brevi anche in Umbria

Sempre più richiesta di affitti brevi anche in Umbria

PERUGIA - Lavoratori in trasferta, studenti, nomadi digitali, viaggiatori della terza età: i protagonisti delle nuove formule abitative hanno un’identità precisa, fatta di mobilità e ricerca di spazi confortevoli senza vincoli a lungo termine. È il fenomeno degli immobili alternativi, un settore che in Umbria si sta consolidando e che offre prospettive interessanti non solo agli investitori, ma anche ai Comuni e al tessuto sociale. A fare il punto è Paola Berlenghini (foto), agente immobiliare e membro del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria. Il punto di partenza resta la ristrutturazione. Un appartamento degli anni ’70 o ’80, ad esempio in centro storico, necessita prima di tutto di un buon isolamento termico – tetti, pareti e solai – con un investimento tra i 30 e i 100 euro al mq. Poi arriva l’efficientamento degli impianti elettrici e termo-idraulici, che permette anche la gestione da remoto: videosorveglianza, allarmi, riscaldamento.

Gli esempi concreti non mancano. A Orvieto, un appartamento con due camere da letto in centro storico, ristrutturato, arredato e connesso a internet, può garantire un rendimento medio del 3%, con affitti che si aggirano sui 650 euro mensili. La leva fiscale aggiunge un ulteriore vantaggio. La cedolare secca agevolata al 10% si applica ai contratti a canone concordato asseverati dalle associazioni di categoria. "In un’epoca segnata dalla mobilità, gli immobili alternativi diventano così non solo una risposta a nuove esigenze abitative, ma anche una leva per lo sviluppo territoriale e per il rilancio sociale ed economico dell’Umbria".