SILVIA ANGELICI
Cronaca

La città nel ricordo di Laura Santi: "Con lei l’inizio di una battaglia. Qui per condividere i suoi valori"

Commemorazione alla Sala dei Notari per la giornalista perugina che per prima in Umbria ha scelto il suicidio assistito. La sindaca Ferdinandi: "Ha messo a disposizione di tutti la sua sofferenza".

Commemorazione alla Sala dei Notari per la giornalista perugina che per prima in Umbria ha scelto il suicidio assistito. La sindaca Ferdinandi: "Ha messo a disposizione di tutti la sua sofferenza".

Commemorazione alla Sala dei Notari per la giornalista perugina che per prima in Umbria ha scelto il suicidio assistito. La sindaca Ferdinandi: "Ha messo a disposizione di tutti la sua sofferenza".

"Avrei voluto mantenere la promessa di ricordarti con vino e porchetta, ma il “pudore“ questa volta ha prevalso. Il prossimo anno però lo faremo. L’altra promessa era di non commuovermi... ". Davanti agli occhi della sindaca Vittoria Ferdinandi la sala dei Notari piena, dietro le spalle la foto-fumetto extra large di Laura Santi, la giornalista perugina affetta da sclerosi multipla progressiva, morta il 21 luglio, dopo aver ricevuto il via libera dalla Asl per il suicidio assistito. Il primo in Umbria.

Intento dichiarato della commemorazione, voluto da Laura stessa, rendere omaggio a una donna che ha affrontato la malattia con dignità e coraggio, lottando per il riconoscimento di un diritto civile e offrire un’occasione per promuovere una riflessione, informare la cittadinanza e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del fine vita. "Laura - dice la sindaca - è la personificazione del privato che diventa politica, colei che ha fatto della sua fine l’inizio di una battaglia e noi dalla sua grande lezione dobbiamo saperci fare trasformare. Laura, infatti, ha messo a disposizione di tutti la sua sofferenza e la sua intelligenza per promuovere un dibattito necessario e costruttivo su temi che possono toccare ognuno di noi, cittadini di uno Stato laico". Presenti alla Notari anche il marito Stefano Massoli, le giornaliste Francesca Mannocchi e Francesca Marruco, il vicepresidente della Giunta regionale Tommaso Bori. Non c’è retorica nel discorso della sindaca, ma parole che riassumono la fierezza e la determinazione di Laura nel portare avanti la sua battaglia, compresa quella per la raccolta firme sul fine vita, arrivata in porto con la soglia di sbarramento minimo di 3mila consensi. Ferdinandi, citando Capitini, parla di compresenza dei valori tra vivi e morti. "Mi piace pensare che oggi noi siamo qui non per lei ma con lei, per continuare a costruire un valore intorno a quel messaggio che ha voluto lasciarci".

Silvia Angelici