MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Folla al Santuario della Spogliazione. Le testimonianze dei pellegrini:: "É una guida per i più giovani"

Maxischermi e migliaia di persone per seguire la messa in diretta dal Vaticano

Maxischermi e migliaia di persone per seguire la messa in diretta dal Vaticano

Maxischermi e migliaia di persone per seguire la messa in diretta dal Vaticano

Si sono messi in fila di prima mattina, lungo il percorso pedonale appositamente predisposto – non dei più comodi -, per poter accedere nella Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione e assistere alla canonizzazione di Carlo Acutis sui tre schermi predisposti, non proprio maxi. Italiani e stranieri, di tutte le età, anche bambini piccolissimi, affascinati dalla figura di Carlo. "Siamo partiti alle 2 di notte da Barletta e siamo arrivati alle 8.30 – dice Sabrina -. Ero venuto il 22 luglio da sola per San Francesco e per conoscere Carlo del quale poco sapevo. Un’esperienza che mi ha spinto a essere qui oggi con la mia famiglia. E’una figura che affascina, è un giovane e i giovani di oggi sono troppo lontani dalla verità: può essere per loro una guida. Forse lui ci dà una mano a illuminare questi giovani di oggi. E’ un esempio. Ho scoperto a luglio che era sepolto qui ed è stata una gioia. Avevo pensato di andare a Roma, ma sarebbe stato più complicato e abbiamo scelto Assisi ed è stato bellissimo vivere questa esperienza".

Anna Maria viene da Vigevano insieme alla famiglia e si è trovata ad Assisi il giorno della canonizzazione di Carlo per caso. "Avevamo prenotato a febbraio perché ci hanno detto che ad Assisi settembre è tranquillo, dato che venivo con la mia amica una sede rotelle – dice -; la canonizzazione inizialmente era prevista ad aprile. E sono molto contento di assistere a questo evento. Carlo Acutis lo conosceva da un po’ di tempo, non tantissimo. L’avevo conosciuto quando è stato beatificato e a distanza di qualche anno ho chiesto il suo aiuto in un momento un po’ difficile, la mamma non stava bene e mi ha dato serenità. Poi l’occasione di essere qui in questo giorno e per me è stato un dono, chissà, un segno". Gianluca e Francesca vengono da Ferrara e indossano magliette dedicate al nuovo Santo. "Abbiamo un gruppo di preghiera, fondato nel novembre 2021, intitolato proprio a Carlo Acutis, a san Carlo Acutis adesso – dice Gianluca -: qui ad Assisi veniamo spesso e abbiamo scelto di essere qui per la sua canonizzazione". Come lo avete conosciuto? "Mi è capitato di leggere qualcosa della sua vita – ricorda Francesca – e da lì è stato un susseguirsi di eventi che ci hanno legato a lui. Abbiamo conosciuto la mamma venuta a fare la sua testimonianza nella nostra parrocchia e da lì è stato un susseguirsi di accadimenti che hanno rafforzato questa unione e che hanno legato tutti quelli che fanno parte del nostro gruppo. C’è chi ha avuto il dono di essere ‘tutelato’ da Carlo in una caduta: lui l’ha proprio visto e ne ha dato testimonianza alla famiglia di Carlo". Perché San Carlo Acutis piace tanto e tanto fa parlare? "Carlo affascina perché è della nostra generazione, della nostra generazione ed è un Santo dei nostri tempi, è uno di noi" spiega Francesca, che aggiunge: "Affascina per la sua umiltà. Quando lui dice possiamo diventare tutti santi a noi sembra una cosa veramente paradossale. Invece lui è Santo ma era talmente umile, buono con tutti, semplice, generoso. Quindi sono cose che in realtà anche noi nel nostro piccolo possiamo fare". "Carlo – aggiungono Gianluca e Francesca – farà la differenza per la Chiesa. Guardando ai giovani, attirandoli proprio perché lui è così giovane e basta vedere i tanti gruppi di ragazzi, con le magliette con il suo nome, che seguono il suo esempio".

Maurizio Baglioni