CRISTINA CRISCI
Cronaca

E78 “Due mari“, via agli espropri. Centinaia i residenti coinvolti

Anas pubblica sui propri siti i nomi delle persone interessate dalla procedura. Atti disponibili per un mese

Espropri legati non solo ai lavori sulla strada ma anche alle aree di cantiere

Espropri legati non solo ai lavori sulla strada ma anche alle aree di cantiere

Sono centinaia le persone residenti nei comuni di Città di Castello e San Giustino coinvolte in quello che tecnicamente è "l’avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo (preordinato) all’esproprio" di quei terreni che sono interessati dal passaggio della E78 “Due Mari“. Porta la data del 20 agosto il documento emesso da Anas nel Registro Ufficiale nell’ambito dell’iter per il completamento della E78. Il tratto è quello umbro che lambisce i comuni di Città di Castello al confine a nord con San Giustino e che disegna il percorso di collegamento verso la galleria della Guinza. La documentazione con i nomi delle persone interessate dai futuri espropri, (relativi alla realizzazione della strada, ma anche alle aree di cantiere limitrofe che saranno allestite) si può consultare sul sito di Anas e nelle sedi dei comuni di San Giustino e Città di Castello oltre che di Anas Perugia e Roma. Gli atti sono disponibili per 30 giorni, durante i quali chi ha interessi può presentare osservazioni al responsabile del procedimento. Una fase incalzante per il progetto di realizzazione di questo tratto mancante della E78 che ricade nei comuni di Città di Castello e San Giustino, ma che coinvolge anche Citerna per un altro lotto di collegamento. L’iter sta creando molta apprensione tra la popolazione locale coinvolta dalla realizzazione di questa grande infrastruttura. Sul piano burocratico il progetto definitivo del tratto Selci Lama-Parnacciano è stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale dalla Regione Umbria a maggio e ha ricevuto esito positivo. Ma su questa decisione pende il no del Comune di San Giustino che ha presentato opposizione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e pure un ricorso al Tar condiviso con aziende e soggetti privati mettendo in evidenza gli impatti pesanti delle zone coinvolte. Sul piano pratico: da mesi è attivo il cantiere per la messa in funzione della prima canna della galleria della Guinza, con l’adeguamento della viabilità locale e la realizzazione delle opere all’uscita del traforo, che aprirà al traffico solo nella direzione Marche Umbria. Qualcosa pare si sia mosso anche per il futuro raddoppio della galleria: il nuovo decreto infrastrutture dà l’ok ad Anas a sviluppare la progettazione dell’intervento in via prioritaria. Sempre sul piano pratico proseguono i sondaggi dei terreni dove passerà la strada, nella zona tra i comuni di San Giustino e Città di Castello (tra Colle Plinio e Passerina): da qualche settimana sono in corso alcuni saggi, anche di natura archeologica, data la valenza storica dell’area.

Cristina Crisci