SILVIA ANGELICI
Cronaca

Cellulari vietati a scuola, i presidi e la linea dura: “Prevediamo sanzioni”

Fa discutere la circolare del ministro dell’istruzione. “Il divieto già esiste. Va esteso alla ricreazione. Telefonini dentro lo zaino o in apposite tasche”

Cellulari vietati in classe, fa discutere la circolare del ministro dell’istruzione

Cellulari vietati in classe, fa discutere la circolare del ministro dell’istruzione

Perugia, 11 settembre 2025 – Cellulari banditi in classe? Anche in Umbria si riaccende il dibattito dopo che il ministro all’istruzione Giuseppe Valditara ha emanato la nuova circolare sul divieto dello smartphone a scuola seguita da relative sanzioni in caso di violazione del provvedimento da parte degli studenti. I dirigenti sono piuttosto allineati tra loro e si definiscono “coerenti” con la disposizione ministeriale.

Silvio Improta a capo del Politecnico Capitini chiarisce che “la scuola ribadisce le disposizioni già esistenti. Inseriremo nel regolamento di istituto una pagina dedicata con le relative sanzioni. Gli smartphone devono essere tenuti spenti nello zaino a meno di esigenze didattiche specifiche”.

“ La scuola - dice Fabiana Cruciani, dirigente dell’Istituto tecnico tecnologico Volta – ha intrapreso da diversi anni una riflessione sull’utilizzo consapevole dello Smartphone e l’anno scorso, in qualità di istituto capofila regionale delle scuole che promuovono salute, ha proposto un corso sulla disconnessione che ha portato alla stesura di Linee guida proprio su questo argomento che verranno presentate a breve. All’interno dei fondi del PNRR avevamo comunque previsto l’acquisto di apposite tasche e armadietti per deporre i cellulari nei momenti di ‘disconnessione’. Ora la discussione sta proseguendo in questi giorni con l’adeguamento al regolamento d’Istituto che presenteremo alla nostra comunità. Vorrei sottolineare - conclude Cruciani - che le modalità di utilizzo verranno condivise anche dai rappresentanti di studenti e genitori perché la scuola da sempre lavora sull uso consapevole e critico del telefono come da DigiComp”.

Per il momento è per la linea dura Mariella Marinangeli, la preside del Liceo Frezzi-Beata Angela di Foligno. “In classe - ribadisce - si entra col cellulare spento dentro lo zaino. Se lo studente contravviene alla norma, verrà sanzionato: è questa la novità che stiamo introducendo nel regolamento. Da valutare anche l’ipotesi di consentirne l’uso durante la ricreazione”.

Tasche gialle numerate da uno a 30 appese alle pareti dove riporre i rispettivi telefonini all’Istituto d’istruzione superiore Cassata- Gattapone di Gubbio. “Siamo per una gestione laica dei dispositivi - ammette il preside David Nadery (foto sotto) - la disposizione c’è da 18 anni. Il problema è un altro: rendere le lezionin più accattivanti per evitare che i ragazzi si annoino e tirino fuori il telefonino”.

Anna Bigozzi (IIs Bruno): “La norma è chiara – spiega la dirigente –: si parla di divieto in ambito scolastico. Dunque il cellulare non dove uscire dallo zaino nemmeno a ricreazione. Tenere staccato il telefonino almeno sei ore al giorno può solo fare bene”.