CRISTINA CRISCI
Cronaca

Caso rifiuti, il Comune parte civile. La giunta ufficializza la decisione

Città di Castello, il 10 settembre udienza preliminare per corruzione nell’affidamento dell’appalto per la gestione

Le indagini sull’appalto per i rifiuti è stata condotta dalla Guardia di finanza

Le indagini sull’appalto per i rifiuti è stata condotta dalla Guardia di finanza

A una manciata di giorni dall’udienza sul caso rifiuti che coinvolge anche l’ex amministratore unico di Sogepu, Cristian Goracci, è ufficiale: il Comune di Città di Castello si costituirà parte civile. "L’obiettivo è di tutelare l’interesse pubblico da ogni eventuale pregiudizio, anche se a oggi non abbiamo ricevuto alcuna notifica in qualità di parte offesa", precisa il sindaco. La decisione è stata formalizzata nel corso della seduta di giunta che ha analizzato e preso atto del parere che lo stesso Comune aveva chiesto all’avvocato Francesco Maria Falcinelli, del foro di Perugia. Il legale era stato individuato poiché esperto nella materia di interesse con una richiesta presentata lo scorso 29 agosto e resa pubblica dal sindaco Luca Secondi nel consiglio di lunedì 1 settembre. Ieri, sulla base della valutazione richiesta al legale perugino, il Comune è tornato a chiarire la posizione, ufficializzando la volontà di procedere alla costituzione di parte civile: "Ci siamo attivati nelle modalità e nelle tempistiche corrette per gestire le implicazioni della vicenda giudiziaria, agendo unicamente attraverso atti amministrativi, con una condotta scevra dai condizionamenti della politica". Sogepu aveva ugualmente deliberato nei giorni scorsi la volontà di costituirsi parte civile. Dunque all’esito delle valutazioni condotte dalla stessa società partecipata, "anche il Comune ha compiuto i passi istituzionali necessari a perseguire lo stesso obiettivo di tutelare l’interesse pubblico". La relazione che l’avvocato Falcinelli ha presentato al Comune si compone di quattro pagine circa nelle quali evidenzia come sia "preferibile l’opzione della costituzione di parte civile del Comune nel procedimento (che vede indagati gli ex vertici di Sogepu e Sogeco Goracci e Granieri) che, in ipotesi, consentirebbe di fornire un contributo, anche dialettico, alla formazione della prova, alla ricostruzione dei fatti storici e dunque all’accertamento della verità". Il Comune, così, prenderà parte all’udienza preliminare fissata per mercoledì 10 settembre in tribunale a Perugia. L’udienza è quella sul caso Sogepu-Sogeco con la Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio di Cristian Goracci, ex amministratore unico di Sogepu, e Antonio Granieri, ex amministratore di Ece (già Ecocave), chiamati a rispondere di corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’inchiesta ipotizza i reati nel contesto dell’appalto da 315 milioni di euro per la gestione del servizio rifiuti dell’Alta Umbria, poi vinta da Sogeco (formata dalle due società).

Cristina Crisci