
La preside Maria Marinangeli e l’assessore regionale Fabio Barcaioli
PERUGIAIl caldo battente si fa sentire anche nelle aule scolastiche, dove nella maggior parte dei casi mancano gli impianti di climatizzazione. Le temperature in questi giorni toccano picchi elevati e mettono a dura prova la resistenza degli studenti e dei docenti costretti ad affrontare le prove finali della Maturità in condizioni estreme. Succede ad esempio al Liceo Frezzi Beata Angela di Foligno, governato dalla preside Maria Marinangeli. "Ho ricevuto un messaggio da una docente – racconta la dirigente scolastica, che mi ha colpito moltissimo. L’insegnante rifersice che “la commissione d’esame è distrutta dai ritmi e dal caldo (spesso 35 gradi) e alcuni rischiano di non riuscire a terminare gli esami. E’ impensabile che una esperienza del genere possa ripetersi il prossimo anno, occorre predisporre aule pari a quello delle commissioni con aria condizionata, anche in considerazione del delicato lavoro che ci impegna a valutare oggettivamente i nostri alunni. La prima a risentirne in termini di salute è stata una collega che però andrà avanti senza lamentarsi e con il formidabile senso di responsabilità che la contraddistingue; mentre la sottoscritta si è dovuta curare per una dermatite otorina determinata da calo delle difese immunitarie".Appello che l’assessore all’istruzione Fabio Barcaioli raccoglie con attenzione. "È urgente che il Ministero metta in campo un piano nazionale di investimenti per l’adattamento climatico nelle scuole. Le strutture devono trasformarsi in presìdi educativi aperti tutto l’anno, in grado di riconvertirsi in centri estivi che offrano ambienti salubri, spazi sicuri e attività inclusive per tutti gli studenti. Non è più accettabile che la qualità degli edifici dipenda dalle risorse delle amministrazioni locali. Occorre dunque puntare su impianti di climatizzazione efficienti, interventi di riqualificazione energetica e arredi flessibili, per rendere la scuola un ambiente accogliente e accessibile in ogni stagione. Solo così si potrà accompagnare lo sviluppo degli studenti oltre i confini del calendario scolastico tradizionale".Sul caso delle scuole al collasso per l’emergenza caldo interviene anche lo Snals. "La nostra regione - dice la segretaria provinciale Susanna Costantini - ormai da qualche tempo è diventata una delle più calde d’Italia Quindi, in questi giorni, gli esami di Stato si stanno svolgendo in condizioni molto difficili. Anche se la normativa non prevede limiti minimi o massimi di temperature nelle scuole, impone comunque temperature che consentano all’organismo umano di poter svolgere adeguatamente la propria attività, tenuto conto anche degli sforzi fisici ( si pensi ai collaboratori scolastici). II diritto alla salute è costituzionalmente garantito ed è dovere del datore di lavoro assicurare un ambiente salubre E’ quindi necessario che il governo metta finalmente a mano ad un piano serio di adeguamento degli edifici scolastici al problema climatico. Ciò considerando anche i locali scolastici vengono sempre più utilizzati anche nel periodo estivo per progetti, corsi di recupero, attività sportive e altre iniziative legate al territorio e rivolte a studenti e famiglie. Considerando inoltre che tutti gli uffici pubblici sono dotati di condizionatori, non si capisce perché proprio le scuole, che coinvolgono non solo docenti e Ata ma l’intera comunità, debbano essere, ancora una volta, lasciate indietro".Silvia Angelici