
Nuova ondata di calore su Firenze, domani l’allerta diventa rossa
di Teresa ScarcellaFIRENZEL’estate più calda di sempre. Ogni anno i termometri registrano il record delle temperature, ormai è questo il trend figlio del cambiamento climatico, anche se per ora il primato resta nelle mani del 2022, fonte Lamma. Non c’è più da sorprendersi, quindi, se già a giugno si arriva a toccare i 35 gradi, se non di più; ma è comprensibile boccheggiare. E se ieri e oggi sono state giornate difficili, domani il colore dell’allerta caldo passa da arancione a rosso, con temperature massime percepite fino a 38 gradi. Questo, almeno, è quanto prevede il bollettino del dipartimento di epidemiologia Ssr Regione Lazio, nell’ambito del sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo, coordinato dal Ministero della Salute.
Come resistere? Al di là delle solite norme di comportamento, che dovrebbero ormai essere la base dello spirito di sopravvivenza (bere molta acqua; evitare di uscire nelle ore più calde, etc...); si può cercare sollievo nei cosiddetti ’rifugi climatici’. È questa la vera novità fiorentina a firma delle due assessore di competenza - Paola Galgani e Laura Sparavigna - di cui il Comune va molto fiero. Si tratta di spazi pubblici freschi, ombreggiati e con accesso all’acqua: 37 aree verdi con una copertura arborea pari o superiore al 70% e fontanelli d’acqua, come il parco delle Cascine ad esempio, dove però qualche fontanello in più non guasterebbe visto l’ampio spazio; e 7 biblioteche comunali con ambienti climatizzati.
Chi non può sempre contare su ventilatori e simili sono i bambini ancora in classe - stando alle segnalazioni di alcuni presidi raccolte su queste pagine, non tutte le scuole dell’infanzia sono attrezzate a sufficienza - e soprattutto gli operai sui cantieri. Per i primi l’assessora all’Istruzione, Benedetta Albanese, premessa l’autonomia dei dirigenti scolastici e le buone prassi da mettere in campo, giura di non aver ricevuto segnalazioni di particolari criticità, ma se dovessero arrivare in questi ultimi giorni (i plessi chiudono il 30): "Potremmo mettere a disposizione dei ventilatori a chi li richiede". Per i secondi, invece, la situazione è più complessa. All’appello dei sindacati, la Regione ha già risposto con le linee guida sulla sicurezza sul lavoro in caso di temperature elevate. Per questo la Regione nelle prossime ore firmerà l’ordinanza che consente lo stop nelle ore più calde (dalle 12.30 alle 16.30 per le attività lavorative di edilizia, agricoltura e cavatori).