ELETTRA GULLE’
Cronaca

Lezioni in aule roventi, bimbi stremati dal caldo: 5 si sentono male

I casi alla Matteotti, ma tutte le scuole dell’infanzia resteranno aperte fino al 30. Per far fronte all’afa i docenti si sono organizzati oscurando le finestre. Ira dei genitori: “Possibile non si riescano a installare condizionatori o ventilatori?”

Lezioni in aule roventi, bimbi stremati dal caldo: 5 si sentono male

Firenze, 21 giugno 2025 – Malori per diversi bambini – che ancora frequentano la scuola – a causa del gran caldo. Niente di grave, per fortuna, ma il problema c’è. E i genitori alzano la voce: “Possibile che non si riesca ad installare almeno delle pale ventilatori al soffitto?”. A protestare sono in particolare alcune famiglie che hanno i bambini all’infanzia Matteotti dove, raccontano, da quando è esploso il caldo “si sono sentiti male almeno 4-5 piccoli”. L’ultimo caso in ordine di tempo quello di una bambina che ha manifestato giramenti di testa e, pertanto, le maestre hanno chiamato i genitori.

Il problema è generale. La scuola dell’infanzia prosegue fino al 30 giugno e per i bambini è dura fare le attività con queste temperature bollenti. “Ogni anno è la stessa storia – allarga le braccia un genitore –. Si arriva a giugno e le aule dell’infanzia diventano forni. Le maestre riferiscono che si arriva anche a 30 gradi. Davvero troppo”. Conferma il problema un altro genitore: “I bambini escono di scuola stremati – racconta –. La situazione è al limite. Fin verso le 11, le insegnanti possono sfruttare l’ombra che c’è sul giardino che dà sul viale Morgagni. Ma nelle aule non si respira. Si parla di 20 bimbi nella stessa stanza, senza un filo d’aria, e con i teli oscuranti messi alle finestre dalle docenti, che s’ingegnano come possono”. Le mamme e i babbi riferiscono che le maestre, data la situazione, hanno consigliato, a chi può, di venire a riprendere i figli dopo la mensa. “Ma lavoriamo tutti… come facciamo?”, si interrogano le famiglie, che chiedono che “almeno vengano installati i ventilatori sul soffitto”.

“Ci siamo anche offerti di portare noi dei ventilatori da casa, ma giustamente risulterebbero pericolosi – proseguono le mamme – Non ci pare che la spesa per dei ventilatori da soffitto sia insostenibile….”. Conosce bene il problema la dirigente del comprensivo Poliziano, Silvia Mauri: “Purtroppo, tutte le scuole non sono attrezzate per la stagione calda. L’infanzia termina a fine giugno ed abbiamo poche aule coi ventilatori a soffitto. Abbiamo avanzato la richiesta al Comune per averne altri, ma siamo in attesa. Ad ogni modo, dal punto di vista organizzativo facciamo come sempre del nostro meglio. Le docenti sono state invitate a spostare i bambini nei corridoi, quando in aula fa troppo caldo, oppure all’interno del teatro. Finchè c’è l’ombra, poi, viene sfruttato il giardino”.

“E’ un problema comune, anche se personalmente non ho segnalazioni di malesseri – riflette Paola Mannara, dirigente del comprensivo Beato Angelico – I piccini sono in difficoltà per il caldo. Noi abbiamo i ventilatori in una parte delle aule, ma si va avanti come si può. Alla Leoncavallo beneficiamo della presenza degli alberi e alla Vamba le aule, molto grandi, aiutano. Alla Colombo c’è un po’ più di disagio. Abbiamo messo anche le tende. Si fa il possibile. Ma è dura”. “L’assenza di sistemi di climatizzazione nelle scuole si fa sentire ogni anno di più – sospira Mattia Venturato, dirigente del Puccini – Se nell’edificio storico della Villani si sta piuttosto bene, soprattutto la mattina, alla Vittorino Da Feltre di Ponte a Ema i problemi legati al caldo sono maggiori, perchè le aule dell’infanzia sono molto esposte al sole. Purtroppo, non abbiamo le tende esterne, che ci aiuterebbero molto”. Passando al comprensivo Verdi, il preside Giacomo Forti fa sapere che “fa caldo, certo, ma non abbiamo segnalazioni di malesseri tra i bambini”. “Noi – aggiunge – abbiamo il vantaggio di avere quattro sezioni dell’infanzia al piano terra, con soffitti molto alti, e una con l’accesso direttamente al giardino”.