REDAZIONE UMBRIA

Arconi di via Baldassini. Timori sul futuro utilizzo

Gubbio, cittadini e associazioni chiedono che la riqualificazione non snaturi la funzione degli spazi. I Santubaldari propongono un’assemblea pubblica.

Gubbio, cittadini e associazioni chiedono che la riqualificazione non snaturi la funzione degli spazi. I Santubaldari propongono un’assemblea pubblica.

Gubbio, cittadini e associazioni chiedono che la riqualificazione non snaturi la funzione degli spazi. I Santubaldari propongono un’assemblea pubblica.

L’argomento di maggiore dibattito è quello relativo agli Arconi di via Baldassini. Tutto nasce dal progetto di riqualificazione da 1,5 milioni di euro, finanziato con fondi Fsc, che prevede interventi strutturali e nuove funzioni negli spazi, tra cui la trasformazione della storica cucina di proprietà dell’Università dei Muratori in una caffetteria permanente, con la possibilità di diventare una cucina temporanea durante i periodi festivi. Secondo i gruppi consiliari di maggioranza (Gubbio Civica, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia), l’obiettivo è valorizzare e restituire gli Arconi alla città, mantenendo la loro natura pubblica. Le stesse forze politiche hanno chiarito che non si tratta di introdurre un’attività commerciale sul modello di un bar privato, ma di rendere gli spazi più funzionali e accessibili durante eventi e manifestazioni, in particolare quelle legate alla Festa dei Ceri. Nonostante queste rassicurazioni, il progetto ha suscitato forti preoccupazioni. L’Università dei Muratori, con altre associazioni storiche come il Maggio Eugubino e le Famiglie Ceraioli, teme che la trasformazione possa snaturare la funzione comunitaria e ceraiola degli Arconi, riducendone il valore identitario a favore di un utilizzo museale o turistico. Proprio per questo l’associazione dei Muratori ha promosso incontri pubblici informativi, ribadendo la necessità di tutelare la tradizione e il legame sociale che gli Arconi rappresentano. La Famiglia dei Santubaldari si è riunita due sere fa in una partecipata assemblea, che ha portato a una precisa richiesta al Comune: organizzare una grande assemblea pubblica nella Sala dell’Arengo, luogo simbolo della democrazia cittadina, per discutere e decidere insieme il futuro degli Arconi, riaffermandone la centralità come spazio di comunità e di tradizione ceraiola. Il confronto pubblico sembra più aperto che mai.

Federico Minelli