
Tante strade aperte per Andrea Sanna. "Correre con la rivale? Potrebbe essere una sfida con me stesso"
di Laura Valdesi
SIENA
Andrea Sanna detto Virgola, riavvolgiamo il nastro degli ultimi dodici mesi: la tua vita è cambiata tantissimo dopo il debutto nella Selva su Tabacco.
"In tutto e per tutto, sono entrato nel mondo del Palio. Intendiamoci, faccio la stesse cose di 2-3 anni fa solo che magari sono più impegnato per gli incontri e i rapporti".
Come ti trovi nel fare il Palio a terra?
"Come tutti hanno sempre detto è la cosa più difficile che esista. Sto cercando di fare il meglio possibile, magari qualcosa sbaglierò però ce la metto tutta. Fino ad ora procede bene".
Due Palii consecutivi con il giubbetto della Selva ma ad agosto non corre e, per forza, si cambia. Qualche consiglio, comunque, il capitano Andrea Causarano te lo darà...
"Con la Selva un rapporto speciale, quanto ai consigli di Andrea sono sempre bene accetti".
Per l’Assunta, dunque, avrai a fianco una dirigenza diversa. Ma Virgola sembra molto freddo come carattere, giusto?
"Sì, vero, sono freddo. Non mi esalto di nulla, non mi sento arrivato. Guardo avanti".
Anche al canape, durante le fasi della mossa, riesci a rimanere freddo?
"Davvero. Freddo, concentrato, tranquillo, non ho timore di niente. Penso che sia una dote importante nel Palio".
Nelle due Carriere corse quale è stato il momento che ti è rimasto impresso.
"Il debutto, il momento più bello. La prima volta che corri e arrivi dietro a Benitos... se non ci fosse stato lui..."
Virgola è ambizioso?
"Non vado al canape per perdere tempo, un fantino corre sempre per vincere".
Dove vuoi arrivare?
"Il più in alto possibile".
Cosa vuol dire.
"Vincere il più possibile".
Quando torni in Sardegna, dopo il debutto, ti trattano in maniera diversa?
"Che io abbia corso il Palio non cambia nulla, sono sempre Andrea. Resto umile, saluto tutti. Non sono nessuno. Gli amici? Quelli di sempre. E continuerò così".
Fra i possibili giubbetti si parla di Drago, Giraffa, Onda...
"Buon rapporto con queste Contrade. Si vedrà il 13 quale sarà la strada migliore , quella giusta per puntare a vincere".
E se fosse in una rivale?
"So che è certo più complicata ma la metto sulla stessa base. Tanto, se voglio fare questo lavoro prima o poi dovrò misurarmi".
Non ti sta pensiero?
"Potrebbe essere una sfida con me stesso, anzi".
Ti ’alleni’ mentalmente anche a questo?
"Mi alleno solo a cavallo, in palestra. Quanto alla mente cerco di restare concentrato. Sempre. Di arrivare al palio e sapere cosa fare".
Sei stato a Gavoi.
"Ho portato una cavalla a correre, volevo restare un paio di giorni con famiglia e amici. Anche se di fatto non ho mai staccato, continuando ad occuparmi dei cavalli".
Quali porti al Ceppo?
"Estrella che può fare la tratta, Ebano che ha 5 anni e può fare notte e tratta, Fraone che fa solo la notte".
Nel tempo libero cosa fa Virgola?
"E chi ce l’ha! Mi alleno, palestra".
Ascolti la musica?
"Sì, anche quando vado a cavallo. Pop, inglese, italiana. Sarda, così mi sento a casa. Le canzono di Maria Luisa Congiu, una cantante di Oliena".
Fioretto fatto?
"Non lo faccio proprio. Se vinco qualcosa nella testa ce l’ho. Prima l’obiettivo, poi nel caso..."
Il fantino del passato che ti è sempre piaciuto?
"L’ho già ridetto, Cianchino. Il suo Palio del 1996".
Ti piacerebbe nella tua carriera togliere la ’cuffia’ a una Contrada?
"Non sarebbe male, una cosa importantissima. Sarebbe scrivere la storia".
Dai importanza ai rapporti umani.
"Preferisco che mi dicano una brutta verità piuttosto che una bella bugia. Preferisco la schiettezza".