Scompiglio si confessa: "Cappannoli, c’è stato un rapporto leale. Stessa voglia di vincere"

di Laura ValdesiSIENAScompiglio già a cavallo. Un paio di giorni da compagna e figlio dopo il Palio, da lunedì al pezzo perché arrivare all’Assunta è un attimo.

Primo Palio con il giubbetto del Bruco: luci e ombre, se ci sono state.

"Positivo? Vedere una bella Contrada, di cuore, che si gode i giorni di Palio. Compatta e che cerca l’obiettivo. Mi ha riservato una grande accoglienza quando sono arrivato. Nella stalla hanno lavorato benissimo. L’ombra è più mia perché volevo cercare di dargli una gioia e non ci sono riuscito".

Il Bruco corre anche ad agosto: potresti tornare in via del Comune?

"Una Contrada dove sono stato molto bene. Se c’è la situazione ci monto volentieri con l’identico obiettivo, fare bene. Ci sta di vincere e di perdere, di lottare. Ho percepito la voglia di tutto ciò".

In Piazza senza rivale.

"Una situazione diversa, anche se alla fine ne hai nove di avversarie. Comunque un altro modo di fare il Palio, cercando di ottimizzare la situazione e basta".

Viso d’angelo Scompiglio l’ha montato nel 2022 nella Torre e nella Chiocciola. L’hai ritrovato nel Bruco tre anni dopo.

"Per le prove era venuto avanti. Ma con l’allungarsi della mossa l’ho sentito un pochino spegnersi. Se fossimo partiti prima, bastava poco, le cose potevano essere diverse".

Viso d’angelo si rimette nel lotto ad agosto?

"Se non riprendi lui chi scegli? Può piacere o meno però ha sempre garantito di arrivare in fondo bene". Tale non ci sarà, quasi sicuramente anche Zio Frac. Anda e Bola e Benitos però rientrano: si prendono?

"Spetta ai capitani però secondo me hanno le carte in regola per stare nel lotto. L’alternativa è metterci cinque debuttanti, non ci sono cavalli sufficienti per farci il Palio".

In questo Palio ti è tornato tutto?

"Tutto è un parolone, andiamo avanti".

Avere Comancio fra i canapi non era semplice.

"Ho cercato di scansarmi, però sono cavalli... Penso comunque che non ci saranno più problemi per Comancio".

Scompiglio ha spinto come sempre fino all’ultimo metro.

"E’ il minimo che potevo fare. L’unica garanzia che posso dare è che finché ne ho spingo. Fino in fondo".

Vincere era difficile, Diodoro aveva un bel vantaggio.

"Il Palio però ha insegnato che non tornano tutte le volte le cose. Quando m’è scivolato il cavallo, quando sono mancati centimetri. Può succedere sempre qualcosa e, se almeno sei dietro, una chance ce l’hai. Cerco di fare sempre il massimo per la Contrada e di essere a posto con la coscienza".

Buona la mossa?

"Secondo me c’erano stati tanti momenti per entrare ma ognuno decide quando è giusto per sé. Ho cercato di partire uguale".

Tittia ha vinto 11 Palii: irraggiungibile?

"Regolare. Non faccio la guerra con gli altri , non mi cambia la vita. Il problema è che non ho vinto io. Sapevo che era da lottarlo ma quando prendo una strada la porto fino in fondo mettendo insieme il lavoro con la persona che sono. E finora non dormo, cerco sempre di farmi trovare pronto ma serve che collimino tante cose. Il cavallo ha scaricato le pile e risiamo da capo un’altra volta. Riparto con la solita grinta e, finché mi sento così, vado avanti. Ho 44 anni ma sono integro, la testa non mi molla mai. Potevo aver vinto più Palii? Ma anche meno... se vedo da dove sono partito, devo essere contento anche se potevano essere di più. Posso andare a giro a testa alta e fare il lavoro che mi piace. E se ci sono momenti brutti si sopportano e avanti".

Il capitano del Bruco ha corteggiato a lungo Scompiglio.

"Con lui c’è sempre stato un rapporto leale. Ha fatto per me, anche lo scorso anno, cose che hanno dimostrato di volerlo fortemente creare. Ho messo tutta la voglia, la convinzione e la grinta montando Viso d’angelo anche se sulla carta non era il primo cavallo".

Valdimontone e Pantera possono essere, oltre al Bruco, una strada aperta per agosto? Civetta e Leocorno?

"Sì, sì. Strade aperte ci sono. Anche il Drago mi ha fatto un’apertura abbastanza importante, con la Giraffa i rapporti sono buoni".