
Sulla mossa è equilibrista: "Alla fine sono partito fra i primi. Qualcuno la pensa in un modo, chi in un altro. Il mio cavallo era più svelto di Diosu dell’Aquila per cui ero abbastanza convinto di poter andare davanti".
di Laura Valdesi
SIENA
Un Palio vinto nella Lupa al rientro, questo nella Pantera che ti ha visto insidiare il battistrada.
"Un Palio da protagonista, sì".
Raccontalo.
"Ci poteva essere qualche cavallo considerato un pochino meglio però ero molto contento di montare Viso d’angelo. Alla Pantera avevo detto che se non fossi riuscito a montare certi nomi Viso era uno o con cui correvo volentieri. Anche perché era un cavallo che nell’agosto 2024 era primo favorito e adesso rischiava quasi di non essere preso. Un salto abbastanza grosso, ci poteva essere una via di mezzo. Dunque convinto di montare questo cavallo".
E con la Pantera?
"Mi hanno accolto benissimo, quattro giorni bellissimi".
Faccio un passo indietro, quando Velluto dice ’se non riuscivo a montare certi nomi’ il riferimento era a Benitos?
"L’avrei voluto montare poi ogni Palio ha la sua storia. Mi sarebbe piaciuto riformare l’accoppiata".
Solo Benitos? Anche Anda? Diodoro?
"Sì, ma anche Zenis. Avrei voluto provare a montare uno di questi, perché caschi comunque bene".
Con l’Aquila eravate distanti, andare davanti era l’unica lettura.
"Penso che Viso fosse più svelto di Diosu per cui ero abbastanza convinto di poter andare davanti e vedere cosa succedeva. Ero molto fiducioso".
Il capitano della Pantera Ghelardi ha detto di essere rimasto stupefatto dalla tua competenza e professionalità.
"Me l’ha detto prima di correre il Palio, è stata una cosa bella. Che fa piacere".
Quando sei tornato in Pantera?
"Un’accoglienza unica, bellissimo. Da Palio vinto".
Non hai vinto, ma una grande corsa da protagonista.
"Siamo arrivati lì con le carte in regola per fare il Palio".
Velluto, 45 anni a dicembre ma non li dimostra.
"Non mi sono sciupato negli anni scorsi, mi sono mantenuto fresco".
Ciò significa che davanti ci sono ancora diversi anni.
"Certo che sì, se il Signore ci lascia la salute e la forma fisica"
Ti alleni, palestra, diete...
"Certo, come tutti. C’è gente che ci sta dietro e si fa un lavoro per cercare di arrivare il più pronti possibile".
Ma Anda e bola è veramente superiore agli altri?
"Alla fine gli è arrivato vicino Viso d’Angelo. I cavalli superiori? Dipende dalle situazioni. Sono più per i risultati che per le chiacchiere".
La rimonta di Diodoro?
"E’ venuto fortissimo".
Mossa: cosa pensi di Bircolotti?
"A me è andata bene, sono partito uno dei primi. Indubbiamente qualcuno la pensa in un modo, chi in un altro. Però ormai la mossa è andata e non conta più niente. Quando uno è lì deve guardare la rincorsa e i cavalli dentro il canape".
Bilancio dell’annata per Velluto?
"Così... tante belle prestazioni. Ho vinto solo a Castiglion Fiorentino, andiamo avanti".
Nel 2025 torna in Piazza la Torre: una porta aperta?
"Come ti ho sempre detto, è da tanto tempo che non montavo. Avevo chiuso l’Istrice perché ho vinto nella Lupa, in questo momento sono molto vicino alla Pantera, dunque l’Aquila la vedo difficile. Nelle altre, dipende naturalmente da loro, posso montare praticamente ovunque".