MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Siena ricorda Pippo Baudo . Nel 2003 presentò il concerto di beneficenza in Piazza del Campo

E fu proprio il gigante della televisione italiana ad annunciare il passaggio del Siena in serie A, come si vede nella foto dell’articolo su La Nazione.

E fu proprio il gigante della televisione italiana ad annunciare il passaggio del Siena in serie A, come si vede nella foto dell’articolo su La Nazione.

E fu proprio il gigante della televisione italiana ad annunciare il passaggio del Siena in serie A, come si vede nella foto dell’articolo su La Nazione.

Quando il "gigante della televisione" Pippo Baudo ci ha lasciato, il pensiero è andato a quel sabato 24 maggio 2003, quando la piazza del Campo ospitò il concerto di Andrea Bocelli, evento dedicato alla raccolta dei fondi della Fondazione Arpa. Erano momenti importanti per il naturale palcoscenico della nostra conchiglia, per un concerto "guidato" proprio dal grande presentatore, che seppe collegare i grandi maestri della musica che si alternarono sul palco, dallo stesso Bocelli alla violinista Ruth Rogers, ai soprani Maria Luigia Borsi a Lucia Dessanti, al baritono Soo Kyung, il tutto confezionato musicalmente dall’Orchestra Lirica Città di Pisa. Evento internazionale benefico in concomitanza con il convegno sull’editoria e che vide la nostra testata protagonista tra gli sponsor attraverso QN, con momenti di assoluta bellezza e anche di stile. Molti ricorderanno proprio la capacità, il garbo, di Pippo Baudo, il primo a rendersi conto della grandezza dell’idea al fine di sostenere il programma di invio di medici nei paesi poveri della Fondazione Arpa, mettendo insieme musica e solidarietà, ma senza un filo di retorica, portando avanti l’evento, che fra l’altro prevedeva una lunga serie di cambi di palco, con l’innata capacità di coinvolgere, fino al doppio epilogo, i brani musicali con la notizia che il Siena Calcio vincendo a Genova si era assicurato, per la prima volta nella sua storia, l’ingresso alla serie A.

Così si passò da "O mio babbino caro" ad un entusiastico "Forza Robur", ma senza stonature, senza alcuna forzatura. Questo era Pippo Baudo, uomo da mille stagioni, capace di passare dalla festa popolare alla conduzione dei programmi di grande ascolto e che duravano un intero pomeriggio. Dopo la scomparsa di Corrado e Mike Bongiorno, con lui se ne va un fare spettacolo e informazione cara a molte generazioni, non a caso ebbe a dire: "La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società". Impietoso ma giusto. Molti altri negli anni cadevano, passavano di moda o misteriosamente scomparivano alla nostra attenzione. Lui proseguiva senza alterne fortune. Il suo segreto? Forse sta tutta nella frase: "Questo lavoro si fa soltanto quando si è felici".