REDAZIONE SIENA

Valdipugna-Santa Regina, operazione pulizia

Bella iniziativa dei bambini che abitano in zona accompagnati dai genitori

Bella iniziativa dei bambini che abitano in zona accompagnati dai genitori

Bella iniziativa dei bambini che abitano in zona accompagnati dai genitori

Quattro sacchi di rifiuti raccolti e un grande insegnamento acquisito. È il bottino portato a casa dai bambini che, insieme ai loro genitori, hanno trascorso il pomeriggio di domenica raccogliendo i rifiuti lasciati in strada, in una lunga passeggiata ecologica fra Santa Regina e la strada di Val di Pugna. "L’iniziativa è nata perché siamo famiglie solite passeggiare per quelle strade, i nostri bambini hanno fino ai dieci anni, il più piccolo è un neonato – spiegato Domenico Burrai, uno dei genitori dei piccoli che hanno animato l’iniziativa –. Spesso, durante le nostre passeggiate, i bambini ci hanno fatto notare i rifiuti per strada, indicandoli, quasi per gioco, o siamo stati noi a doverci raccomandare di non toccare bottiglie rotte o vetri". Così è nata la passeggiata ecologica, lunga meno circa quattro chilometri, che neanche la pioggia di domenica è riuscita a interrompere.

"Abbiamo raccolto una carriola piena di rifiuti, dalle bottiglie ai copertoni di biciclette. Li abbiamo poi differenziati, ricavando quattro sacchi di spazzatura – dice Burrai –. E preciso che la nostra è una zona abbastanza pulita, quasi non ci aspettavamo questo risultato". Ma il vero obiettivo è molto più ambizioso: è un cambiamento sostanziale di rapportarsi al mondo per le nuove generazioni. "Noi da bambini non siamo stati cresciuti con una sensibilità ambientale, abbiamo dovuto acquisirla col tempo – spiega Burrai –. Ma pensiamo che sia importante per i nostri figli capire l’importanza di un approccio rispettoso dell’ambiente, per questo la passeggiata è stata efficace. Quando abbiamo iniziato a cercare i rifiuti i bambini facevano a gara a chi ne raccoglieva di più, ma il gioco è durato poco e hanno presto perso l’entusiasmo. Hanno ricominciato a cercare con impegno solo quando gli abbiamo spiegato il valore di quell’azione di pulizia, di un luogo, fra l’altro, che loro stessi abitano e frequentano".

"Durante la passeggiata hanno addirittura trovato carte di caramelle raffiguranti dei mostri, si sono ricordati di averle gettate loro stessi durante l’ultimo ‘dolcetto o scherzetto’ di halloween e hanno concordato di aver sbagliato e deciso di non farlo più", racconta Burrai. Che dire? Obiettivo raggiunto.

Eleonora Rosi