DIEGO MANCUSO
Cronaca

Turismo, indice di sovraffollamento: "Livello alto" per Siena e provincia

La mappa nazionale porta la firma del gruppo Demoskopika, specializzato in ricerche di mercato. Non si tratta di una pagella delle località, ma di uno strumento di governance dei sistemi locali.

Siena e la sua. provincia. entrano nel novero delle realtà in cui l’indice di pressione turistica ha. impatti significativi sulle risorse locali

Siena e la sua. provincia. entrano nel novero delle realtà in cui l’indice di pressione turistica ha. impatti significativi sulle risorse locali

La mappa dell’Indice complessivo di sovraffollamento turistico (Icst), resa nota ieri dal gruppo Demoskopika, specializzato in ricerche di mercato, non lascia spazio ad equivoci: la provincia di Siena entra nel novero delle realtà in cui questo fenomeno raggiunge un livello ‘alto’, indice di pressione turistica marcata e impatti significativi sulle risorse locali. Nel 2024 lo stesso territorio era classificato con livello di rischio ‘moderato’: per Siena, che occupa ora la diciottesima posizione nel ranking nazionale, si tratta dunque di una variazione che, pur non raggiungendo la soglia di massima criticità, "mostra – scrivono i ricercatori – segnali di tensione, con impatti significativi sulle risorse locali, che richiedono interventi mirati di regolazione dei flussi".

Per generare l’Indice, giunto alla seconda edizione, Demoskopika ha utilizzato cinque indicatori: la densità turistica, che misura la concentrazione di visitatori sul territorio provinciale; la densità ricettiva, che riflette il numero di posti letto in relazione all’estensione del territorio; l’intensità turistica, data dal rapporto tra presenze di visitatori e residenti; l’indice di utilizzazione lorda, che mostra la percentuale di impiego effettivo dei posti letto, e infine la quota di rifiuti urbani per turista che rileva il contributo del settore alla produzione di spazzatura.

Lo scorso anno la combinazione di questi cinque indicatori poneva, come detto, il territorio senese nella fascia di rischio ‘moderato’; in realtà, sembra che tutta l’Italia si muova verso situazioni di maggiore criticità visto che la fascia ‘molto alta’, dalle sette province del 2024, è salita a dieci, accogliendo l’arrivo di Milano, Roma e Trieste, in aggiunta a (nell’ordine), Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno (da intendere con l’isola d’Elba), Napoli, Trento e Verona. Con Siena, ad un livello inferiore, si trovano, tra le toscane, Firenze e Grosseto.

Non siamo naturalmente al cospetto di fenomeni abnormi come, per esempio, i 76,8 chili di rifiuti urbani legati al turismo prodotti, pro capite, dai visitatori a Rimini (Siena si ferma ad un pur ragguardevole quantità di 31,5 chili, che la pone in 9.a posizione nazionale), o le quasi 16.000 presenze di turisti per chilometro quadrato che fa segnare Venezia; a Siena sono 1.441, numero che vale una ben più rassicurante 33.a posizione. Questi valori non vogliono però identificare i ‘buoni’ e i ‘cattivi’ ma servire, spiega Demoskopika, come "strumento preliminare di governance dei sistemi turistici locali".